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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2014 alle ore 10:06.
L'ultima modifica è del 10 giugno 2014 alle ore 20:07.

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Alla fine il prezzo è stato concretizzato in asta di chiusura: 2,216 euro in rialzo del 19,9%. Il titolo di Mps, tuttavia, per tutta la contrattazione in continua non ha scambiato. Il che ha indotto Borsa Italia a ricalcolare il Ftse Mib tenendo conto dell'operazione straordinaria di Mps. «Il Ftse Mib - spiega una nota di Borsa Italiana - sarà ricalcolato partendo dalla situazione in essere all'apertura di lunedì 9 giugno. Sarà applicato un cambiamento infra-giornaliero in modo che il livello di chiusura del Ftse Mib di martedì 10 giugno
incorpori il nuovo trattamentò. Borsa Italiana sottolinea che non ci sarà alcun cambiamento del "divisor" dell'indice, dal momento che il peso di Mps alla chiusura di venerdì scorso sarà uguale al peso delle azioni complessive. Ftse Mib pubblicherà nel corso della giornata un file con il dettaglio del paniere dell'indice Ftse Mib nella configurazione che assumerà con la realizzazione di questo cambiamento».

Ciò detto, queste indicazioni cosa significano? In linea teorica, indica un esperto, bisogna ricordare che, durante l'aumento di capitale, il peso dell'azione nell'indice non deve cambiare (quello di Mps era lo 0,87%). Ebbene: a causa del fortissimo sconto cui è stato realizzata l'operazione straordinaria, si è creata la difficoltà nel poter acquistare le azioni della banca. In questa situazione, ipotizzando che un investitore passivo abbia ceduto prima dell'avvio dell'aumento di capitale un tot di azioni (al fine di poter operare anche con i diritti) per mantenere il peso del titolo sull'indice è stato deciso di rappresentare la quota di Mps con tre linee: la prima sono, ovviamente, i titoli; la seconda i diritti legati all'aumento di capitale; la terza la liquidità pari al tot di azioni venduto venerdì scorso. In tal modo, indica l'esperto, dovrebbe togliersi pressione sul titolo e di conseguenza la domanda di azioni Mps dovrebbe in parte soddisfarsi. Vedremo cosa succederà domani.

In mattinata, intanto, Banca Mps ha comunicato di avere raggiunto ieri un accordo vincolante per la cessione pro soluto e in blocco di un portafoglio di crediti in sofferenza a un veicolo di cartolarizzazione finanziato da società riconducibili a Fortress Investment Group LLC. Il portafoglio oggetto della vendita è composto da quasi 12 mila sofferenze con un valore lordo di bilancio di circa 500 milioni. Il portafoglio comprende prestiti garantiti e non garantiti a medio e lungo termine. L'impatto della vendita sul conto economico e sullo stato patrimoniale di Mps non è significativo.

Leggi anche la cronaca dell'aumento di ieri

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