Chiusura in rialzo per Wall Street, col Dow Jones che sale dello 0,77% e mette a segno un nuovo record, fermandosi a un passo dai 17.000 punti (16.955,78). Bene anche il Nasdaq, che guadagna l'1,14% a 4.458,65 punti, e l'indice S&P500 che sale dello 0,67% a 1.0973,29 punti.

L'S&P 500 ha toccato un nuovo record a Wall Street grazie ai dati sull'industria manifatturiera che hanno visto i nuovi ordini sui massimi da sei mesi. Stamane, inoltre, il dato sulla manifattura cinese ha mostrato un'espansione per la prima volta da dicembre. Secondo molti analisti sarebbe stato proprio il dato cinese a dare nuova linfa ai mercati che, peraltro, arrivavano da alcuni giorni di vendite.

Quanto al dato manifatturiero Usa è sì salito in giugno a 57,3 punti da 56,4 in maggio. Il livello di giugno è il più alto dal maggio 2010 e segnala un forte miglioramento complessivo delle condizioni di business. Ma le attese erano a 57,5. Inoltre, la spesa edilizia segna a maggio un rialzo dello 0,1%, decisamente inferiore allo 0,5% atteso dagli analisti.

Si registra inoltre un lieve rallentamento dell'attività manifatturiera nell'Eurozona a giugno. L'indice Pmi, calcolato da Markit Economics è sceso a 51,8 punti da 51,9. In flessione l'attività in Italia, con l'indice giù a 52,6 da 53,2, in Germania cala a 52 da 52,4 mentre il comparto resta in contrazione in Francia dove l'indice si attesta a 48,2 punti. La soglia dei 50 punti fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo.

In Italia l'indice indica espansione per il dodicesimo mese consecutivo, ma la crescita ha rallentato per il secondo mese di fila. Forte scatto in Spagna: il settore manifatturiero spagnolo a giugno ha registrato il maggior livello di crescita degli ultimi sette anni, secondo i dati elaborati da Markit, grazie anche al contributo delle nuove assunzioni. Il Purchasing managers index (Pmi) relativo al settore manifatturiero è salito a 54,6 il mese scorso, rispetto al 52,9 di maggio. Si tratta del settimo mese consecutivo sopra quota 50, soglia che separa la contrazione dall'espansione.

Focus Piazza Affari
Piazza Affari, dopo una serie negativa che durava da sette sedute consecutive, si muove con i principali indici in rialzo. L'indice FTSE MIB ha chiuso in rialzo dell'1,32% il rimbalzo sono in particolare auto e banche, tra i settori più venduti nella seduta di ieri. In rialzo Banca Mps e Banco Popolare tra i titoli degli istituti di credito. In calo Luxottica Group e Moncler.

Le principali piazze asiatiche oggi hanno chiuso miste: in netto rialzo Tokyo, poco mossa Shanghai, in calo dello 0,4% Singapore, mentre Hong Kong è rimasta chiusa per festività.

Spread
Andamento stabile per lo spread tra BTp e Bund che si attesta sotto i 160 punti base. Il rendimento del benchmark decennale italiano (Isin IT0005001547) è a 159 punti base, uno in meno rispetto alla chiusura di ieri. Stabile anche il rendimento del decennale italiano al 2,85 per cento. Lo spread tra Spagna e Germania sulla scadenza decennale vale in apertura 141 punti base, con un rendimento al 2,67 per cento (rendimenti dei bond dell'Eurozona).

Euro vicino a 1,37 dollari
L'euro resta vicino a quota 1,37 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,3680. Euro/yen a 138,77 e dollaro/yen a 101,45 (cambio euro/dollaro e convertitore di valute).

Domani debutta in Borsa Fineco
Ci sono anche 109 investitori istituzionali esteri tra i nuovi azionisti di Fineco, che domani debutterà in Borsa. La banca multicanale del gruppo Unicredit - si legge in una nota - ha raccolto richieste da 115 investitori istituzionali esteri e da 40 in Italia nell'ambito dell'offerta globale di vendita finalizzata alla quotazione; i 209 milioni di titoli della società sono stati suddivisi tra 109 investitori istituzionali all'estero (cui sono state assegnate circa 147 milioni di azioni) e 39 in Italia (43,6 milioni). I restanti 18 milioni di azioni sono andati al pubblico, inclusi 2,4 milioni di titoli riservati a dipendenti e promotori. La domanda, nel complesso, ha superato 2,9 volte l'offerta. La capitalizzazione della società sarà pari a 2,243 miliardi di euro, con un prezzo per azione di 3,7 euro, nella parte bassa della forchetta compresa tra 3,5 euro e 4,4 euro che era stata individuata all'avvio del collocamento.

Buone notizie dalla Cina
Il settore manifatturiero cinese ha raggiunto i massimi da sei mesi, a giugno, segnando per la prima volta dall'inizio dell'anno un'espansione del mercato. Secondo i dati di Hsbc, il Pmi (Purchasing Mangaers' Index) di giugno si è attestato a quota 50,7 - di poco inferiore alle previsioni dei giorni scorsi, che lo davano a 50,8 - e superiore a quota 50 che divide un mercato in espansione, al di sopra di questa soglia, da uno in contrazione, al di sotto. Secondo i calcoli ufficiali dell'Ufficio Nazionale di Statistica, il manifatturiero cinese ha raggiunto quota 51, il mese scorso, in aumento rispetto al dato finale di maggio, 50,8.

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