Sharp avvia il disimpegno dalla produzione di pannelli solari in Italia. Il gruppo giapponese e Enel Green Power hanno annunciato ieri il raggiungimento di un accordo che nei fatti solleverà Sharp dall'obbligo di acquistare un determinato quantitativo di pannelli solari (off-take) prodotti dalla fabbrica di Catania 3Sun, di cui i giapponesi sono azionisti assieme e Egp e STm. Contestualmente Sharp esce dal capitale di un'altra joint-venture, Esse cui partecipa anche Egp, che si occupa della realizzazione degli impianti fotovoltaici nei mercati emergenti prodotti con i pannelli 3 Sun. La sua quota viene rilevata per intero da Egp.

L'intera operazione, ovvero il riacquisto da parte di Egp della quota di Sharp di off-take della produzione di pannelli e della partecipazione in Esse, determinerà per il gruppo italiano un saldo positivo con un versamento da parte dei giapponesi di 95 milioni.

La jv tra Egp e Sharp era stata annunciata con grande risonanza nel 2010 perchè veniva realizzato nel Mezzogiorno il più grande stabilimento produttivo di pannelli fotovoltaici a livello nazionale ed uno dei più grandi in Europa. L'impianto doveva produrre già in una prima fase pannelli fotovoltaici a film sottile multigiunzione per 160 megawatt all'anno, occupando circa 280 addetti. Il livello attuale di produzione è giunto a 200 megawatt all'anno. Quei pannelli, particolarmente adatti alle alte temperature, sono utilizzati da Egp per realizzazione dei suoi impianti fotovoltaici in diverse aeree geografiche emergenti, tra cui Sud America e Sud Africa.

Sharp ha spiegato la decisione con l'evoluzione sfavorevole del mercato e con un cambiamento della sua strategia. In effetti il gruppo ha attraversato un periodo di difficoltà e già da qualche tempo ha cominciato a concentrare il business sui mercati considerati più redditizi, come Giappone, Asia e Stati Uniti. Non è da escludere, dunque, nel medio periodo, che si ponga anche la questione dell'uscita dal capitale della fabbrica 3Sun.

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