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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2014 alle ore 16:40.
L'ultima modifica è del 14 luglio 2014 alle ore 16:43.
Nel mondo del private banking nulla sembra cambiare, almeno ai livelli alti. Anche nel 2013 i big player, vale a dire le banche che hanno masse superiori ai 20 miliardi, hanno mantenuto le loro posizioni, conservando il 50% del mercato, così come era accaduto nel 2012. Secondo quanto emerge dall'ultima indagine di Magstat (la 11° dedicata al segmento del private banking) nel 2013 aumenta il peso dei player con masse comprese tra i 5 e i 20 miliardi di euro. Il 13% del mercato è controllato dagli intermediari con patrimoni compresi tra i 5 ed i 10 miliardi di euro (era il 12,8% nel 2012) mentre il 18% è controllato dagli intermediari che avevano patrimoni tra i 10 ed i 20 miliardi di euro (era il 17,7% nel 2012).
Al contrario nel 2013 hanno perso terreno le piccole strutture, vale a dire gli intermediari che hanno patrimoni inferiori ai 5 miliardi di euro. Tuttavia, queste strutture nel 2013 continuavano a detenere una quota del 19% del mercato servito (contro il 19,5% del 2012), un segnale di come questo segmento sia ancora fortemente frazionato.
Il peso della dimensione fa la differenza
I primi tre gruppi bancari italiani (Gruppo Intesa SanPaolo, Unicredit Group e Gruppo Ubi Banca) controllano il 37,6% (255 miliardi di euro), i primi cinque gruppi (Gruppo Intesa SanPaolo, Unicredit Group e Gruppo Ubi Banca, BNP Paribas, Banco Popolare) il 45,4% (308 miliardi di euro) e i primi dieci gruppi (Gruppo Intesa SanPaolo, Unicredit Group e Gruppo Ubi Banca, BNP Paribas, Banco Popolare, Ubs, Veneto Banca, Gruppo MPS, Gruppo Credem, Credit Suisse) controllano il 60,6% (411,1 miliardi di euro) del mercato private servito.
Chi guida la classifica per ciascun segmento
1)Grandi banche commerciali italiane
Unicredit PB, Intesa SanPaolo PB e Banca Fideuram detengono il 56% del mercato private gestito banche commerciali italiane con divisioni o con banche autonome specializzate nel private banking ed il 29,7% del mercato private e fo servito in Italia.
2) Gruppi Esteri
BNL-Bnp Paribas, Ubs Italia e Credit Suisse Italy detengono il 51,3% del mercato private gestito dalle banche d'affari straniere ed il 9,9% del mercato private servito.
3)Banche specializzate indipendenti
Banca Esperia, Banca Leonardo e Invest Banca detengono il 72,2% del mercato private gestito dalle banche italiane indipendenti specializzate nel private banking ed il 3,8% del mercato private servito.
4) Boutique finanziarie
Ersel Sim, Banor Sim e Finint Alternative I.M. Sgr detengono il 59,7% del mercato private gestito dalle boutique finanziarie, sgr, sim ed l'1,6% del mercato private.
5) Reti di promotori finanziari
Banca Fideuram da sola detiene il 49,3% del mercato private gestito delle reti di promotori finanziari specializzate nel private banking ed il 5,7% del mercato private servito.
6) Family office
Le prime tre strutture di family office (Unione Fiduciaria, Tosetti Value Sim e Argos ) detengono il 31,6% del mercato private gestito dai family office e l'2,6% del mercato private servito.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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