Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2014 alle ore 20:31.
Una moratoria di tre anni per l'emanazione di nuove norme sul mercato assicurativo, diverse da quelle connesse all'applicazione dell'accordo europeo Solvency2. È la richiesta dell'Ania, l'associazione delle imprese assicurative, contenuta in una ricerca sui costi e i benefici della regolamentazione per il settore, presentata ieri a Roma. La moratoria richiesta non è totale: ben vengano, secondo le compagnie, le norme finalizzate alla semplificazione e quelle di «riconosciuta emergenza».
Dalla ricerca, realizzata insieme alla American Chamber of Commerce in Italy, emerge che oltre il 90% del mercato assicurativo italiano giudica «eccessivo» il carico di nuova regolamentazione piovuta sul settore nell'ultimo triennio, mentre un'ampia maggioranza del campione ritiene che l'attuazione delle norme sia stata superiore in quest'arco di tempo rispetto agli anni passati. Secondo il presidente dell'Ania, Aldo Minucci, «non c'è un pregiudizio verso la regolamentazione, ma ce un tipo di regole che incide positivamente e un'altro che inserisce pesanti vincoli burocratici con ritorno solo di maggiori costi». Minucci si riferisce, in particolare, alla regolamentazione secondaria spesso «pignola, eccessiva, burocratica, fastidiosa». Per il presidente dell'Ania il legislatore dovrebbe invece, prima di varare una norma, «correlare gli obiettivi che si pone con i costi che questa comporta». Inoltre è indispensabile applicare il principio di proporzionalità per non creare un danno «alla competitività del sistema italiano» nei confronti degli assicuratori di altri paesi.
Nel corso della tavola rotonda seguita alla presentazione del rapporto, i rappresentanti dell'associazione degli assicuratori hanno poi ribadito le loro perplessità sulla disposizione del decreto-Competitività che, pur prevedendo la possibilità per le assicurazioni di erogare finanziamenti diretti alle imprese, stabilisce che, in pratica, i prenditori dei finanziamenti siano scelti dalle banche. Una disposizione che secondo il consigliere dell'Ivass Alberto Corinti è opportuna, perchè tiene conto del fatto che «nessuno può dire che in media il settore assicurativo italiano oggi sia attrezzato a fare credito». Ma per il capo della segreteria tecnica del ministero dello Sviluppo, Stefano Firpo, in sede di conversione del decreto questo vincolo potrebbe forse essere reso meno rigido.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Listino azionario italia
Moved Permanently
The document has moved here.
Principali Indici
Moved Permanently
The document has moved here.
Moved Permanently
The document has moved here.
Ultimi di sezione
-
banche
«UniCredit più forte sul capitale con la crescita dei profitti»
-
tlc & media
Telecom, accordo sui contenuti con Mediaset
di Antonella Olivieri
-
trimestrali
Chrysler accelera nel II trimestre
di Andrea Malan
-
finanza
Mediobanca rileva il 51% di Cairn Capital. Utili in crescita del 27%, il titolo brilla in Borsa
-
la giornata dei mercati
Borse positive dopo i dati Usa, Milano +1,87%. Banche a picco ad Atene - Mediobanca fa shopping e sale (+6%)
-
ACQUISIZIONI
PartnerRe, Exor vince la partita
di Marigia Mangano