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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2014 alle ore 15:40.
L'ultima modifica è del 29 luglio 2014 alle ore 22:28.

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(Reuters)(Reuters)

Chiusura in territorio negativo per Wall Street, in attesa per domani del dato sul Pil nel secondo trimestre e della decisione sui tassi d'interesse della Federal Reserve. Il Dow Jones perde lo 0,4% a 6.913,8 punti, il Nasdaq cede lo 0,05% a 4.442,7 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,4% a 1.970,2 punti. I listini Usa hanno perso terreno dopo che il Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti dell'Unione europea, ha trovato un accordo sulle sanzioni economiche da applicare alla Russia a causa dell'escalation della crisi in Ucraina. Le misure restrittive colpiranno l'accesso delle banche russe al mercato dei capitali, l'import di armi, i beni a uso sia civile che militare e le tecnologie legate all'energia.

E poi ci sono dati macro in chiaroscuro. Bene la fiducia dei consumatori, peggio del previsto i prezzi delle case. Nel dettaglio, l'indice di fiducia misurato dal Conference Board Consumer è migliorato ancora a luglio, attestandosi a 90,9 contro gli 86,4 di giugno. L'indice che misura la situazione attuale è migliorato a 88,3 da 86,3 punti, mentre quello sulle aspettative è salito a 92,7 da 86,4 punti.

andamento titoli

Rallenta, invece, la corsa dei prezzi delle case negli Stati Uniti. In base all'indice S&P/Case-Shiller sui prezzi delle abitazioni, a maggio l'incremento annuo per quanto riguarda le dieci principali città degli Stati Uniti è stato del 9,4% mentre il dato allargato alle 20 città principali ha segnato +9,3%. Ad aprile quest'ultimo ha riportato +10,8% annuo. Si tratta dell'aumento anno su anno più contenuto dal febbraio 2013. Gli analisti si aspettavano una lettura a +9,9%. Rispetto al mese di aprile invece i prezzi sono aumentati dell'1,1% sia considerando le 10 metropoli principali sia ampliando la statistica alle 20 città.

Milano si difende
Piazza Affari chiude con un rialzo dello 0,7%. Nel finale ha ridotto un po' i guadagni (che si erano spinto oltre il punto percentuale grazie all'allungo delle banche (in particolare Ubi Banca, Banco Popolare e Unicredit) all'indomani della pubblicazione delle stime dell'Abi per il triennio 2014-2016. Secondo il rapporto Afo, l'utile degli istituti di credito del nostro Paese sarà di 2,9 miliardi di euro nel 2014 (contro il rosso di 22,3 miliardi nel 2013), di 6,7 miliardi nel 2015 e di 10 miliardi nel 2016. Bene anche le altre Borse europee.

Titoli di Stato ai massimi (prezzi) e minimi (tassi) storici
Intanto sui mercati obbligazionari i titoli di Stato continuano ad aggiornare i minimi storici. Questa mattina sul mercato secondario il Bund a 10 anno è scivolato all'1,119%. I BTp a 10 anni al 2,64%. In entrambi i casi si tratta del minimo di tutti i tempi.

Minimi anche sul mercato primario. L'Italia ha collocato BoT a 6 mesi per un controvalore di 7 miliardi con i tassi che hanno segnato un nuovo minimo record.

Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi è a 152 punti, contro i 153 punti della chiusura di ieri(rendimenti dei bond dell'Eurozona).

Valute
L'euro scende sopra quota 1,34 dollari, in attesa del vertice Fed di domani sera e dei dati Usa di questa settimana. La moneta europea passa di mano a 1,3413 dollari, euro/yen a 136,95 e dollaro/yen a 101,97 (cambio euro/dollaro e convertitore di valute).

Materie prime
L'oro resta sopra quota 1300 dollari. Le tensioni internazionali sostengono le quotazioni del metallo che segna un prezzo di 1308 dollari, in rialzo dello 0,2%. C'è attesa inoltre per la due giorni di riunioni della Federal Reserve Usa.

Trimestrali
Dopo quello di Deutsche Bank (che ha deluso le attese) sono arrivati anche altri risultati.

Renault ha registrato un risultato netto di 801 milioni di euro nel primo semestre, senza gli interessi minoritari a 749 milioni di euro (2,75 euro per azione rispetto allo 0,14 euro per azione del primo semestre 2013). Il margine operativo aumenta a 729 milioni di euro, contro i 583 milioni di euro del primo semestre 2013, e ha rappresentato il 3,7% della cifra d'affari (2,9% nel primo semestre 2013), mentre la cifra d'affari si attesta a 19.820 milioni di euro, in calo del 3% rispetto al primo semestre 2013. Le immatricolazioni Renault progrediscono del 4,7% nel primo semestre 2014 attestandosi a 1.365.988 unità, in un mercato automobilistico mondiale in crescita del 4,1%.

Ubs chiude il secondo trimestre dell'anno con un utile netto di 792 milioni di franchi in rialzo del 15% rispetto allo stesso periodo del 2013 (651,8 milioni). Risultato superiore alle stime degli analisti (715 milioni). La banca svizzera ha poi annunciato un accordo che chiude un contenzioso giudiziario in Germania con il pagamento di 300 milioni di franchi. L'accordo è stato siglato questo mese con le autorità di Bochum nel Land Nord Renania-Westfalia.

La britannica BP ha visto crescere gli utili trimestrali del 34%, sopra le attese, dopo aver aumentato le produzione a più alto margine evenduto a prezzi più elevati il gas e i carburanti.



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