TOKYO - Nel post-Fed la Borsa giapponese beneficia della forza del dollaro: per la prima volta da otto mesi, l'indice Nikkei è riuscito a superare la soglia dei 16mila punti, con un progresso dell'1,13% a 16.067,57 punti spronato da un biglietto verde che nei confronti dello yen ha sfondato abbondantemente il cambio di 108 (arrivando a 108,7), il massimo dal settembre 2008.

A guidare i rialzi alla Borsa di Tokyo sono i titoli delle società esportatrici, ma si distinguono anche le azioni delle compagnie assicurative. La conferma da parte della Federal Reserve della fine in ottobre del programma straordinario di acquisti di bond e alcune indicazioni sulla sua exit strategy dalla politica monetaria ultraespansiva e' alla base della forza della divida statunitense: la divergenza tra tassi Usa e tassi giapponesi dovrebbe aumentare, visto che in futuro la Banca centrale giapponese potrebbe piuttosto procedere a ulteriori allentamenti monetari (specie se l'economia nipponica dovesse continuare a dare segnali di debolezza, come avvenuto a partire da aprile in seguito al rialzo dell'imposta sui consumi).

Il record a Wall Street agevola il sentiment degli investitori anche in Asia. Vistosa eccezione al trend generale è il titolo della Sony, che in apertura ha subito perso il 12% (recuperando leggermente nel finale) dopo l'annuncio-shock di ieri secondo cui le sue perdite d'esercizio piu' che quadruplicheranno rispetto alle previsioni a causa dei problemi del settore della telefonia mobile.

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