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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2014 alle ore 17:09.
L'ultima modifica è del 29 settembre 2014 alle ore 17:31.

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Unanimità dell’assemblea del patto di sindacato di Mediobanca sulla la lista dei candidati al consiglio di amministrazione che sarà portata all’approvazione dell'assemblea dei
soci il 28 ottobre. La lista sarà composta, a quanto si è appreso al termine della riunione da fonti vicine ai soci, da cinque manager dell’istituto: Renato Pagliaro (presidente), Alberto Nagel (amministratore delegato), Francesco Saverio Vinci (direttore generale), Gianluca Sichel (ad di Che Banca!, l'istituto retail del gruppo e di Compass) e Alexandra Young (responsabile risorse umane).

Alla vicepresidenza viene confermato Marco Tronchetti Provera, mentre è di nuova nomina Maurizia Angelo Comneno, che già sedeva nel collegio sindacale di Mediobanca. Inoltre vengono confermati, in quota Unicredit, i consiglieri Alessandro Decio, Elisabetta Magistretti. Un’avvicendamento importante riguarda i consiglieri espressi da Vincent Bolloré: confermati Tarak Ben Ammar e Vanessa Laberenne, cui si aggiunge la minore dei quattro figli del finanziere bretone Marie Bollorè. Confermato, poi, il presidente del patto di sindacato Angelo Casò, mentre Maurizio Costa sostituisce Piersilvio Berlusconi in quota Fininvest. Restano nel board anche Gilberto Benetton e Alberto Pecci, con Maurizio Carfagna che sostituisce il consigliere espresso dal gruppo Mediolanum, Bruno Ermolli. Esce, tra gli altri, Carlo Pesenti, sempre piuù impegnato nel core business (i Pesenti hanno indicato Pecci). A completare il board, che scende da 20 a 18 membri, ci sarà il rappresentante della lista di
minoranza, che oggi è l'ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca, indicato dalle Fondazioni azioniste al posto di Fabio Roversi Monaco.

Nel corso della riunione del patto, è emerso poi che Vincent Bollorè detiene attualmente il 7,5% di Mediobanca e non ha quindi ancora completato la salita all'8%, il livello che è stato
autorizzato a raggiungere.

A seguire si è tenuto un incontro di circa un’ora nella sede di Mediobanca tra Vincent Bolloré e Tarak Ben Ammar. I due, secondo quanto riferito da una fonte vicina ai
soci dell'istituto, si sarebbero trattenuti a colloquio con l'amministratore delegato della banca, Alberto Nagel, per parlare del dossier Telecom. Il finanziere bretone dovrebbe rilevare con Vivendi da Telefonica l'8,3% dei diritti di voto di Telecom Italia; con lui c'era anche Tarak Ben Ammar, consigliere di amministrazione di Telecom. Nelle scorse settimane, a riguardo, Mediobanca ha fatto sapere di voler uscire entro giugno 2015 dall'azionariato di Telecom, di cui é azionista tramite la scatola Telco con una quota in trasparenza pari all'1,6% circa del capitale.

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