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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2014 alle ore 10:58.
Ford lancia un allarme utili in Europa e spinge al ribasso tutti i titoli del settore auto. L'azienda americana ha avvertito ieri durante un incontro con gli analisti finanziari che ci vorrà più del previsto a riportare i conti della filiale europea in attivo. Mark Fields, che ha preso il volante del gruppo da Alan Mulally a luglio, ha detto che Ford Europe perderà quasi un miliardo di euro nel 2014 e circa 200 milioni ancora l'anno prossimo, a causa di “condizioni economiche più difficili del previsto”. Ford aveva in passato fissato al 2015 la data in cui la filiale europea sarebbe tornata in attivo. Il pessimismo sull'Europa pesa sui conti del gruppo: Ford prevede un utile lordo di 6 miliardi di dollari per il 2014 contro i 7-8 miliardi stimati finora.
Vendite in Borsa.
L'annuncio di Ford ha spedito il titolo al ribasso del 7,5% nella serata di ieri a New York, cancellando i guadagni del 2014. Oggi in Europa l'allarme utili del colosso americano pesa su tutto il settore, a partire da Fiat: le azioni del Lingotto cedevano il 2,2% alle 10.30 a 7,735 euro. Fiat renderà noti a fine ottobre i conti del 3° trimestre 2014, e in quell'occasione potrebbe rivedere le stime sui conti dell'intero anno. Male in Borsa anche le francesi Renault (-2,5%) e Peugeot (-1,5%) e i titoli tedeschi, con Volkswagen e Daimler fra i titoli peggiori dell'indice Dax.
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