Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2014 alle ore 07:35.

My24

“E' un momento storico. Sono incredibilmente orgoglioso di quello che abbiamo fatto in questi dieci anni”. La quotazione di Fiat Chrysler Automobiles corona per Sergio Marchionne e John Elkann un progetto lungo cinque anni, ma iniziato già nel 2004 quando il manager italo-canadese arrivò al Lingotto. La centenaria storia di Fiat è finita ufficialmente domenica, con il perfezionamento della fusione con Fiat Investments NV; e poche ore dopo, Elkann e Marchionne hanno festeggiato il debutto a Wall Street suonando la campanella di chiusura della seduta di ieri.

“Un progetto più grande della somma di Fiat e Chrysler”.
In occasione del cambio di nome e di sede sociale, Elkann e Marchionne hanno scritto a tutti i dipendenti. Il messaggio a quelli italiani, ha detto il manager, è che ora possono essere parte di un progetto molto più grande della realtà italiana: “L'insieme di Fiat e Chrysler è molto più grande della loro semplice somma”. L'esordio a Wall Street ha coinciso ieri con la parata del Columbus Day - la festa degli italiani d'America. Già dalla mattina una decina di auto del gruppo - dalla piccola 500 alla più costosa delle Ferrari, dal minivan Chrysler ai furgoni Ram - erano parcheggiate di fronte alla sede della Borsa americana, sotto uno striscione di Fca e tre bandiere: americana, italiana e brasiliana, a simboleggiare i tre mercati dove il gruppo è più forte.

Esordio tranquillo.
La prima seduta a Wall Street ha visto Fiat Chrysler Automobiles aprire e 9 dollari, nettamente al di sopra degli 8,76 dollari di venerdì (ovvero i 6,94 euro della chiusura di Fiat a Milano moltiplicati il cambio euro/dollaro di venerdì). Il titolo della neonata holding olandese è arrivato a 9,5 dollari e ha poi chiuso a 8,92, in rialzo su venerdì ma in calo dall'apertura. La breve seduta milanese (poco più di due ore) si è chiusa con un rialzo dell'1,2% a 7,025 euro; il volume di scambi ha sfiorato gli 8 milioni di titoli contro i meno di 4 milioni segnati a Wall Street nello stesso periodo di tempo. I valori di Wall Street non sono del tutto rappresentativi in quanto la giornata di ieri era semifestiva per la ricorrenza del Columbus Day. saranno le prossime sedute a dire quanto il titolo Fca ha “attecchito” nella sua nuova casa.

“Pessimismo ingiustificato sul settore”.
“Non ci aspettavamo certo un big bang” ha detto Marchionne; “quello che muove le quotazioni è l'andamento del business; aspettiamo di vedere i conti a fine mese e poi vedremo come va”. Marchionne non condivide il pessimismo congiunturale delle rivali Ford e General Motors, che hanno di recente lanciato profit warning. “Le nostre indicazioni per il 2014 e 2015 sono molto diverse. C'è un pessimismo non giustificato sulle azioni del settore”. Sui piani di lungo periodo, il manager è tornato a criticare gli analisti finanziari: “Sono gli stessi che nel 2009 non credevano che Chrysler si sarebbe ripresa”.

“Chrysler torna a casa”.
Per il pubblico e gli investitori Usa, proprio il ritorno di Chrysler a Wall Street, a 7 anni dalla cessione da parte di Daimler e a cinque dalla bancarotta, ha un sicuro appeal: “Per noi è come tornare a casa” ha detto il manager italo-canadese alla Bloomberg. Il primo obiettivo di Fca a Wall Street è di accedere al maggior mercato di capitali al mondo. Quando intendete utilizzarlo? “Tecnicamente non abbiamo bisogno di emettere nuove azioni, ma potremmo collocarne alcune come misura di sicurezza, nel caso in cui la congiuntura si deteriori” ha detto Marchionne. La porta di un aumento di capitale non è dunque del tutto chiusa, anche se “tutto è ancora per aria”. Una decisione potrebbe arrivare a fine ottobre in coincidenza con il primo consiglio d'amministrazione di Fca che approverà i conti del 3° trimestre 2014.

“Sergio” in partenza per il road show.
“Sergio”, come lo chiamano qui, dopo il consiglio d'amministrazione del 29 ottobre inizierà un road show con gli investitori americani; l'obiettivo iniziale è far conoscere meglio l'azienda e collocare le azioni proprie di Fca (oltre a quelle corrispondenti ai titoli consegnati al recesso). “In ogni caso emetteremo bond” ha detto ieri Marchionne; in giornata l'agenzia di rating Standard & Poor's ha confermato a Fca il rating di Fiat, senza sostanziali modifiche.

Consolidamento inevitabile.
Marchionne ed Elkann hanno infine confermato l'interesse per il consolidamento nel settore auto, un processo che il manager ha definito inevitabile: “I protagonisti del settore devono diventare più grandi”. Che forma potranno prendere le “opportunità” di cui parlanmo i vertici? Marchionne ha dato ieri qualche indicazione: “Non dobbiamo in alcun modo ricreare quei problemi che siamo riusciti a risolvere al nostro interno”. Le operazioni di fusione non sono infatti semplici, e il manager ha ricordato “la serie di fallimenti, compreso quello dell'alleanza di Fiat con General Motors”.

La successione a Marchionne.
Sul palco per la cerimonia della campanella c'era anche il CFO del gruppo Richard Palmer - uno dei manager emergenti e uno dei candidati a raccogliere l'eredità di Marchionne quando quest'ultimo lascerà il gruppo a fine 2018. Nella conferenza stampa precedente non sono mancate le domande sul tema della successione; “un tema di cui io e John - ha detto Marchionne - parliamo fino alla nausea”. Un tema - ha scherzato - “che vale anche per John, per quanto giovane sia”.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi