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Questo articolo è stato pubblicato il 16 ottobre 2014 alle ore 13:51.
L'ultima modifica è del 16 ottobre 2014 alle ore 15:06.
Al Nymex il petrolio Wti scende sotto gli 80 dollari al barile per la prima volta da fine giugno del 2012. Le quotazioni sono calate del 2,45% a 79,78 dollari al barile. Gli analisti spiegano che la causa, almeno in parte, è nell'approccio che stanno portando avanti i Paesi Opec con la decisione di non tagliare la produzione a fronte di una minore domanda, ma preferendo attrezzarsi per un periodo in cui i prezzi resteranno bassi. Le crisi internazionali e la ripresa debole e a macchia di leopardo, infatti, suggeriscono che la domanda di greggio potrebbe restare bassa anche per un periodo prolungato. Più a breve termine, poi, il mercato aspetta il dato sulle scorte di petrolio negli Usa, che potrebbe generare ulteriori tensioni sulle quotazioni.
80 dollari è una soglia non solo psicologica, ma anche tecnica: sotto gli 80 dollari possono infatti essere fatte valere migliaia di opzioni “put” che danno diritto a vendere greggio, cosa che potrebbe portare ad ulteriori riduzioni di prezzo.
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