TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo del 2,64% a 15.195,77 punti. Continua l'alta volatilità dei corsi sul mercato azionario nipponico, che fin dall'inizio delle contrattazioni ha registrato un progresso compensativo della perdita del 2% accusata ieri. Un rimbalzo in linea con la ripresa delle piazze internazionali sull'onda della prospettiva di una accelerazione degli stimoli monetari all'economia europea da parte della Bce e dell'effetto dei buoni risultati finanziari di alcuni colossi americani del settore alta tecnologia.

Una spinta al Nikkei è venuta anche da un leggero indebolimento dello yen a quota 107 sul dollaro e dai dati rilasciati questa mattina sulla bilancia commerciale giapponese. Le esportazioni sono aumentate del 6,9% in settembre (trainate da un +8,8% verso la Cina) rispetto a un anno fa, il che è parso segnalare una ripresa della domanda esterna per le aziende nipponiche (tanto più dopo un declino dell'1,3% accusato in agosto). Si tratta della crescita più spiccata delle esportazioni negli ultimi sette mesi. Le importazioni – spinte dal settore dell'energia - sono salite del 6,2% e il deficit commerciale si è attestato a 958,3 miliardi di yen (+1,6%). L'import dall'Italia è rimasto stabile e nei primi nove mesi risulta in calo dell'1,8 per cento.

Il governo giapponese ha rivisto al ribasso ieri le sue stime sull'andamento dell'economia, riconoscendo l'esistenza di aree di debolezza, specialmente nel settore della produzione industriale. Un comparto che invece sembra andare bene in Cina, che pure ha registrato il trimestre di crescita complessiva più debole dall'inizio del 2009. Tra i singoli titoli, resta sostanzialmente sotto pressione Takata dopo il crollo di ieri seguito alla decisione delle autorità Usa di raccomandare a 4,7 milioni di proprietari di autoveicoli di cambiare gli airbag prodotti dalla società di componentistica giapponese. Takata ha comunque dichiarato di avere già messo a riserva le risorse necessarie per far fronte ai costi addizionali.

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