(Imagoeconomica)

TOKYO – Piccola o media la struttura prevalente delle aziende italiane., piccole e medie le acquisizioni giapponesi nel nostro Paese. L'ultima è stata annunciata ieri e sarà salutata come un buon auspicio all'ulteriore approfondimento dei rapporti tra i due Paesi al meeting dell'Italy-Japan Business Group (Ijbg), che tiene oggi le sue sessioni principali a Torino.

Ricoh Italia, filiale del gruppo giapponese di prodotti e servizi per l'imaging e l'information technology, rileva le attività di Npo Sistemi, società di servizi It che ha un fatturato di circa 61 milioni di euro e occupa circa 260 persone tra la sede di Cernusco sul Naviglio (Mi) e la filiale di Torino. “Dal nostro osservatorio, possiamo dire che ci sono negoziati in corso in fase avanzata che potrebbero portare a una serie di nuove operazioni tra aziende giapponesi e italiane”, afferma a Tokyo l'avvocato Adriano Villa di Pavia & Ansaldo, lo studio legale italiano con una presenza strutturata in Giappone. Questa prospettiva sarà al centro degli approfondimenti all'assemblea plenaria dell'Ijbg.

“Grazie ad Npo Sistemi – commenta Davide Oriani, Ceo di Ricoh Italia – possiamo fornire alle aziende soluzioni e servizi ancora più completi che consentono di semplificare l'infrastruttura It riducendone i costi di gestione e di manutenzione.. Questa acquisizione ci rende sempre più partner di riferimento a cui le imprese possono affidare l'ottimizzazione dei sistemi It in modo da potersi concentrare sul proprio core business”. Le attuali attività di Npo rimarranno separate e il fondatore Egidio Perotti ne rimarrà l'amministratore delegato. RIcoh Italia - cresciuta negli ultimi anni grazie a molte integrazioni di attività (come Lanier, NRG, Infotec, Ikon, Ibm InfoPrint) - ha registrato nell'ultima annata un fatturato di 324 milioni di euro, con un organico di circa 1000 persone.

L'operazione in Italia si inserisce in una strategia globale di Ricoh, che _ come altre società attive tradizionalmente nell'hardware - si è riposizionata come azienda di servizi in otto linee di business e punta a crescere in particolare nel settore degli It Services, in cui ha realizzato di recente varie acquisizioni anche in Europa. Una strategia che sembra pagare: il gruppo ha annunciato ieri un aumento dei profitti netti nel primo semestre fiscale da 28 a 34 miliardi di yen, su ricavi saliti da 1.040 a 1.070 miliardi di yen. Per l'intero esercizio, Ricoh pronostica un utile operativo di 140 miliardi di yen su un giro d'affari di 2.260 miliardi di yen.

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