Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2014 alle ore 16:06.
L'ultima modifica è del 28 ottobre 2014 alle ore 18:16.

My24

La Borsa punisce Saipem nel giorno in cui vengono diffusi i conti dei primi nove mesi. E, nonostante siano tornati positivi sia l’utile netto per 212 milioni rispetto alla perdita di 229 milioni contabilizzata nei primi nove mesi del 2013 che l’utile operativo, attestatosi a 443 milioni contro il rosso di 14 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, la controllata di Eni cade a Piazza Affari, dove ha chiuso la seduta a -5,8% (a 13,48 euro) dopo essere stata sospesa in asta di volatilità per eccesso di ribasso (il titolo ha sfiorato un calo di quasi il 9%).

A pesare è stata la decisione della società guidata da Umberto Vergine di rivedere al ribasso la guidance del 2014, annunciata a fine luglio: in particolare, l’attenzione del mercato si è appuntata sull’indebitamento che, in base alle previsioni aggiornate diffuse oggi, dovrebbe attestarsi a fine anno a 4,7 miliardi di euro, sopra la forbice precedentemente indicata tra 4,2 e 4,5 miliardi. Rivisti anche i dati sull’utile netto che dovrebbe toccare quota 280 milioni, nella parte bassa della “vecchia” forchetta, e quello sull’Ebit, a circa 600 milioni (il range precedente era tra 600 e 700 milioni di euro), i ricavi sono invece confermati a 13 miliardi di euro. A provocare lo scivolone è stato però il peggioramento della stima sul debito che sconta le avverse condizioni di mercato che hanno provocato rallentamenti nella tempistica di pagamento dei cosiddetti “pending revenues” relativi ai contratti a bassa marginalità, cioè l’ammontare dei ricavi per i corrispettivi aggiuntivi in corso di negoziazione e che la società sta cercando di recuperare. A incidere, poi, sono stati anche una serie di eventi non prevedibili come l'incidente durante l'esecuzione del progetto P55, un periodo di standby per lo Scarabeo 5 e il prolungarsi della pausa di manutenzione dello Scarabeo 7.

Venendo invece ai conti dei primi nove mesi, la società di ingegneristica ha chiuso con ricavi in crescita del 9,1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 9.475 milioni di euro e, come detto, cambiando verso all’utile netto e al risultato operativo. Tutto merito della capacità di Saipem di ricostituire un portafoglio ordini molto significativo: solo nel corso del terzo trimestre, la società ha acquisito nuove commesse per un totale di 1,85 miliardi di euro (1,36) nel corrispondente periodo del 2013). Quanto all’ammontare complessivo del portafoglio ordini, al 30 settembre ammontava a 22,5 miliardi di euro (con un forte traino dell’offshore nell’ingegneria e costruzioni), di cui 2,5 miliardi di euro da realizzarsi nel 2014. Giusto ieri, va ricordato, la società ha annunciato nuovi ordini per ulteriori 2 miliardi di dollari. e tornando all'utile netto per 212 milioni di euro rispetto alla perdita di 229 milioni contabilizzata nei primi nove mesi del 2013.

Il 2014 sarà quindi ancora un anno di transizione per la controllata di Eni che viene da un 2013 particolarmente difficile durante il quale ha scontato l’impatto di due profit warning e di un’inchiesta giudiziaria che ha falcidiato la precedente prima linea della società. Umberto Vergine, numero uno del gruppo, guarda già oltre. «Continuiamo a implementare il piano di rilancio di Saipem, nonostante il deterioramento delle condizioni di mercato che ha rallentato la risoluzione dei contratti a bassa marginalità e reso più sfidante l’esecuzione dei nuovi progetti. Abbiamo ricostruito il portafoglio ordini secondo la nostra rigorosa strategia commerciale ponendo le basi per una ripresa sostenibile nel medio-lungo termine».

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi