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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2014 alle ore 15:32.
L'ultima modifica è del 18 novembre 2014 alle ore 18:46.

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Le misure della Bce fanno scendere i tassi sui nuovi mutui ai livelli di quattro anni fa. È quanto segnala l'Associazione bancaria italiana (Abi) nel suo rapporto mensile di novembre. Ad ottobre il tasso medio si è ridotto infatti al 2,92% (2,99% il mese precedente) segnando il valore più basso dal novembre 2010 (era al 5,72% alla fine del 2007).
A sua volta, il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è ridotto al 2,82% (il valore più basso da febbraio 2011) dal 2,97% di settembre 2014 (era al 5,48% a fine 2007), mentre il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,72 per cento.

Continua a crescere invece la rischiosità dei prestiti in Italia per effetto della lunga crisi economica. A settembre le sofferenze lorde sono aumentate a 177 miliardi di euro rispetto ai 174 miliardi del mese precedente Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 9,3% a settembre (7,5% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore che raggiunge il 15,6% per i piccoli operatori economici, il 15,4% per le imprese ed il 6,7% per le famiglie.
Anche le sofferenze nette registrano a settembre un aumento, passando da 79,5 miliardi di agosto a 81,4 miliardi. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,50% a settembre dal 4,41% di agosto 2014 (3,85% a settembre 2013; 0,86%, prima dell'inizio della crisi). Continua a migliorare la dinamica dei prestiti bancari che a ottobre registrano una flessione dell'1,9% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso rispetto al -2,2% del mese precedente e al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. E' quanto emerge dal rapporto mensile dell'Abi.

Sempre a ottobre l'ammontare dei prestiti bancari alla clientela ammonta a 1.814,9 miliardi di euro ed è «nettamente superiore, di quasi 117 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta, 1.698 miliardi di euro». L'Abi rivela che i finanziamenti a famiglie e imprese in ottobre sono in calo dello 0,8% rispetto a un anno fa. «Questo di ottobre 2014 per i prestiti bancari è il miglior risultato da maggio 2012». Inoltre, tale dinamica dei prestiti bancari, ancorché in misura più limitata, non è una caratteristica solo italiana ma si registra anche a livello dell'intera area dell'euro. Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, ad oggi i prestiti all'economia sono passati da 1.673 a 1.814,9 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.414,5 miliardi di euro.

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