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Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2014 alle ore 10:05.

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Ludivine de QuincerotLudivine de Quincerot

«Dopo i ribassi registrati in Europa da giugno ad oggi, le valutazioni dell’azionario sono a sconto rispetto a quelle degli stati Uniti e nel dettaglio sono interessanti quelle dei settori ciclici, particolarmente penalizzati dai ribassi». Ludivine de Quincerot, membro del comitato investimentidi Rothschild & Cie Gestion, crede che sia il momento per passare dagli investimenti obbligazionari all’azionario, privilegiando alcuni paesi europei compresa l’Italia.

«Le attuali valutazioni europee non includono ancora i segnali positivi che vengono dall’economia. Inoltre non è necessaria una crescita decisa in Europa perché certi titoli risultino interessanti. Le flessioni registrate da giugno hanno portato alcuni settori in particolare a quotare a sconto rispetto ai corrispettivi americani» osserva de Quincerot durante un incontro con la stampa italiana per il lancio di cinque nuovi fondi in Italia, dove Rothschild è presente con la divisione da 16 mesi e ha già raccolto circa 200 milioni di euro. L’obiettivo, secondo quanto dichiarato da Alessio Coppola, country manager per l’Italia, è quello di raggiungere il miliardo entro il 2017.

Tornando alle strategie di investimento de Quincerot osserva come il mercato, attualmente, stia scontanto uno scenario più negativo di quanto gli indicatori economici non dicano. A cominciare dai dati sulla disoccupazione, che mostrano segnali di miglioramento anche in paesi come Spagna e Portogallo. Inoltre due fattori concomitanti aiutano l’industria. Da una parte l’euro, che si sta deprezzando rispetto al dollaro sta supportando le esportazioni, e dall’altra il prezzo del greggio attorno sotto gli 80 dollari al barile è ritenuto «a livelli corretti rispetto allo prospettive di crescita del Pil». Proprio per questi motivi è il momento, secondo il membro del comitato investimentidi Rothschild & Cie Gestion di spostarsi dall’obbligazionario all’azionario: «Crediamo che le azioni offrano maggiori opportunità rispetto alle obbligazioni. Abbiamo sovrappesato le obbligazioni italiane fin dal 2011, ma adesso in Italia le maggiori opportunità sono sull'azionario». Secondo de Quincerot «il mercato punta su tassi bassi ancora a lungo, ma a nostro parere sono troppo positivi a riguardo e c’è poco da guadagnare e molto da perdere con questa posizione. Se, invece, ci stiamo sbagliando noi le perdite saranno ridotte, ma se abbiamo ragione guadagneremo molto». Le attese sono per flussi importanti che si sposteranno verso l’azionario già nel primo quadrimestre del 2015.

Secondo Rothschild i livelli attuali dello spread non sono giustificati e la loro scelta è quella di essere corti sui bund tedeschi. Sul fronte dell’azionario, invece, l’Italia è il secondo paese su cui i gestori puntano dopo la francia: «In particolare troviamo interessanti le valutazioni dei titoli del comparto finanziario e le banche. Inoltre siamo positivi su Eni e Telecom Italia, perché hanno valutazioni a sconto in questo momento» conclude de Quincerot.

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