Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2014 alle ore 12:09.
L'ultima modifica è del 10 dicembre 2014 alle ore 19:15.
«La nostra strategia è scegliere le migliori aziende che producono oggetti indossabili e offrire loro la nostra tecnologia, per esplorare nuove applicazioni». Brian Krzanich, ceo di Intel, risponde al telefono da Miami: è lì per il convegno internazionale sul lusso organizzato dal New York Times. Un segno dei tempi: fino a ieri il numero uno di un colosso informatico statunitense sarebbe stato un pesce fuor d'acqua in un evento del genere. Allo stesso modo, i micro-processori Intel erano soltanto dentro i personal computer.
Oggi invece il vecchio computer ha qualche difficoltà, e l'azienda di Santa Clara vuole arrivare su ogni oggetto che possa offrire delle capacità di calcolo, occhiali compresi, con la piattaforma Intel Edison e processore Quark. Perché, dice Krzanich, «nel wearable vediamo un mercato da diversi miliardi di dollari, con applicazioni sia nel mondo consumer che nel mondo business».
Seguendo questa strategia Intel ha già siglato un accordo con l'americana Open Cerimony per la realizzazione di un braccialetto di design da 450 dollari in vendita solo negli Stati Uniti. Ha un display e consente di leggere e mandare messaggi, usare dati di posizione e le notifiche dei social network. C'è poi una partnership con Fossil per gli orologi intelligenti.
E Luxottica. Cosa nascerà? «Certamente seguiremo un approccio con applicazioni specifiche – spiega Krzanich –. Gli occhiali, una volta dotati di sensori e connettività, possono monitorare e generare una grande quantità di dati: il movimento, la velocità, il respiro. Penso a quello che potremo fare per sport come il ciclismo, la corsa e il nuoto. Vogliamo riferirci a specifiche categorie di consumatori con specifiche necessità. Poi ci sono le attività più normali, di tutti i giorni, e lì c'è un intero mondo da esplorare».
Krzanich dice che quello con Luxottica «non è un accordo che prevede transazioni finanziarie, ma una vera partnership guidata dalla volontà di lavorare insieme al team di ricerca di Luxottica sui nuovi occhiali. L'attività sarà svolta allo stesso tempo nei laboratori di Santa Clara, quelli di Agordo e gli altri centri di ricerca del gruppo».
Esiste una consapevolezza delle capacità manifatturiere del made in Italy nella Silicon Valley di Intel, Google e Apple? «Sì, esiste – risponde il numero uno di Intel –. Però esiste soprattutto la consapevolezza di Luxottica, della sua qualità produttiva e presenza internazionale».
(L.Sal.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Listino azionario italia
Moved Permanently
The document has moved here.
Principali Indici
Moved Permanently
The document has moved here.
Moved Permanently
The document has moved here.
Ultimi di sezione
-
banche
«UniCredit più forte sul capitale con la crescita dei profitti»
-
tlc & media
Telecom, accordo sui contenuti con Mediaset
di Antonella Olivieri
-
trimestrali
Chrysler accelera nel II trimestre
di Andrea Malan
-
finanza
Mediobanca rileva il 51% di Cairn Capital. Utili in crescita del 27%, il titolo brilla in Borsa
-
la giornata dei mercati
Borse positive dopo i dati Usa, Milano +1,87%. Banche a picco ad Atene - Mediobanca fa shopping e sale (+6%)
-
ACQUISIZIONI
PartnerRe, Exor vince la partita
di Marigia Mangano