CITTÀ DEL VATICANO - La giustizia vaticana muove sulla gestione dello Ior degli anni passati: il Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato pontificio ha aperto un'indagine nei confronti di due ex-alti dirigenti dello Ior per un'ipotesi di peculato per operazioni immobiliari avvenute nel periodo 2001-2008. L'indagine è estesa anche a un avvocato per concorso. Si tratta di nomi molto noti: sono l'ex presidente dello Ior Angelo Caloia - carica che il banchiere milanese noto alle cronache finanziarie degli anni '80 ha ricoperto per molti anni, dal 1989 al 2009 - e l'ex direttore generale Lelio Scaletti - a lungo alla guida del Torrione Niccolò V- insieme all'avvocato Gabriele Liuzzo, per concorso. La giustizia vaticana ha fatto sequestrare i conti dei tre indagati allo Ior: si tratta di molti conti correnti e depositi per un totale di quasi 17 milioni. Lo Ior conferma di aver denunciato due ex manager e l'avvocato alcuni mesi fa, atto che «sottolinea il suo impegno a favore della trasparenza e della tolleranza zero, anche in relazione a sospetti su fatti del passato». Le denunce presentate alle autorità vaticane, spiega una nota, concernono fatti avvenuti emersi nel quadro del processo di verifica interna avviato dell'istituto all'inizio del 2013, che ha visto impegnata Promontory. Secondo quanto rivelato dall'agenzia Reuter's l'indagine verte sulla vendita di 29 immobili della banca vaticana tra Roma e Milano: le transazioni avrebbero riguardato immobili per un valore stimato dalle verifiche recenti in 150 milioni, mentre sarebbero stati contabilizzati all'epoca delle operazioni complessivamente solo 93 milioni, generando nei fatti uno sbilancio economico di 57 milioni nei conti dello Ior. «Siamo molto lieti che le autorità vaticane stiano agendo con risolutezza», ha affermato Jean-Baptiste de Franssu, Presidente dello Ior, che ha preso il posto a luglio di Ernst von Freyberg, sotto la cui gestione è stata effettuata questa verifica che ha portato allo scoperto la vicenda: in precedenza la presidenza dello Ior era stata ricoperta da Ettore Gotti Tedeschi, che è stato poi prosciolto da tutte le accuse su altre vicende tuttora in piedi per altri due ex dirigenti dell'Istituto. «Il problema - ha detto il portavoce padre Lombardi - è stato presentato alla magistratura vaticana dalle stesse autorità Ior a seguito delle operazioni di verifica interne avviate lo scorso anno».