TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in lieve rialzo dello 0,08% a quota 17.935,64 punti.
Il mercato azionario nipponico ha iniziato la nuova ottava sull'ottovolante, con consistenti oscillazioni. Poco dopo l'apertura delle contrattazioni, l'indice Nikkei è balzato fino a superare per la prima volta da 7 anni e mezzo la soglia dei 18mila punti, ma poi sono scattate vendite di realizzo e l'indice è andato in negativo, continuando poi a oscillare tra spinte opposte.
In positivo per i corsi azionari, c'è il continuo indebolimento dello yen, che è scivolato oltre quota 121 sul dollaro (dopo gli ultimi robusti dati sull'occupazione degli Stati Uniti) ed è ormai a un passo da quota 150 nei confronti dell'euro. Sul fronte macroeconomico, però, è arrivata una notizia inattesa tendenzialmente sfavorevole: la recessione in corso è confermata e risulta anzi un po' più profonda di quanto ci si aspettasse.

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Giappone: Pil rivisto al ribasso, l'euro forte sulla soglia dei 150 yen

Il Prodotto interno lordo del terzo trimestre è stato rivisto al ribasso da -1,6% a -1,9% annualizzato (alcuni analisti di attendevano una revisione al rialzo addirittura in positivo). Una notizia che complica anche la campagna elettorale del premier Shinzo Abe, che comunque è atteso come grande vincitore delle elezioni politiche del 14 dicembre da lui convocate con due anni di anticipo come una sorta di referendum sull'Abenomics. Dal fronte macroeconomico è arrivata invece una notizia positiva dal bilancio delle partite correnti, risultato in ampio surplus di oltre 833 miliardi di yen a ottobre (contro il deficit nello stesso mese del precedente anno).

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