L'indice Shanghai Composite balza in apertura del 2,4% a 3.312,82 a metà della sessione, con il mercato che mette a punto le quotazioni più alte da cinque anni a questa parte.
Le borse cinesi aprono l'anno in crescita (a differenza di Tokio che apre a -0,6 la prima sessione dopo le festività), confermando le ultime performance.

Le azioni a Shanghai sono state infatti scambiate al livello più alto dal dicembre del 2009, il settore energetico ha guidato la volata, in particolare PetroChina che ha guadagnato il 9 per cento.
Nel settore dell'energia China Shenhua Energy ha incassato il 10 per cento. I titoli finanziari, che hanno guidato il rally negli ultimi mesi, si sono presi un attimo di pausa, come il broker Sinolink Securities e Haitong Securities giù del 2,7% e dell'1,3% rispettivamente.
I mercati cinesi dunque continuano la carrellata all'insegna del toro, riproponendo i guadagni dello scorso fine di settimana. Del resto anche tutto il 2014 a parte il finale con la perdita secca registrata al superamento di quota 3mila, è stata nel segno della crescita.
Tra gli elementi che stanno sostenendo i listini, l'avvio della prima banca online totalmente privata, WeBank, che ieri è stata autorizzata a concedere il primo prestito, e il consuntivo nel complesso positivo delle quotazioni Ipo. Un gruppo di ben 120 società, alcune pubbliche sono infatti state quotate in borsa con l'effetto di riequilibrare gli investimenti e portare nuova linfa alle transazioni borsistiche.

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