Dall'inizio dell'anno il metallo rosso si è svalutato di oltre il 12 per cento. Come il petrolio anche rame, materia prima ad alto uso industriale, ha sofferto le preoccupazioni del mercato sulla tenuta della domanda globale. Timori che ieri sono tornati a tenere banco in occasione dell'aggiornamento delle stime sulla crescita globale da parte della Banca mondiale. Quest'ultima, che a giugno prevedeva una crescita del 3,4% del Pil globale per l'anno in corso, ora ha messo in conto un più modesto incremento del 3 per cento. A differenza del greggio però il rame non sembrerebbe avere gli stessi problemi di eccesso di offerta. Se fino a qualche mese fa gli analisti in media si aspettavano un surplus di offerta di oltre 300mila tonnellate per il 2015, ora molti hanno abbassato l'asticella su livelli meno allarmanti. In questi mesi infatti grossi nomi dell'industria mineraria hanno tagliato le stime sulla produzione di rame per il 2015. Insomma, sul fronte dei fondamentali, la situazione non sembrerebbe essere particolarmente preoccupante e ciò non sembrerebbe giustificare la debolezza delle quotazioni in queste ultime sedute.