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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2015 alle ore 07:34.
I noli per il trasporto di carichi secchi continuano a crollare: il Baltic Dry Index, che ne rispecchia l’andamento, ha chiuso ieri 577 punti, il livello più basso da agosto 1986 e ormai vicinissimo al record storico negativo di 554 punti, che era stato raggiunto proprio in quel periodo. Il ribasso è di oltre il 60% da novembre e del 95% rispetto al picco di 11.793 , che era stato toccato nel maggio 2008.
L’indice era un tempo considerato un buon anticipatore dello stato di salute dell’economia mondiale. Ma all’origine dei ribassi secondo gli analisti stavolta c’è soprattutto l’eccessiva offerta di navi, piuttosto che un crollo della domanda di trasporto di materie prime.
Il rallentamento dell’economia cinese ha comunque avuto un impatto anche sulle importazioni di “carichi secchi”, come il minerale di ferro, il carbone o i cereali. Inoltre, le rotte di approvvigionamento di Pechino stanno cambiando: sempre più spesso a rifornirla è l’Australia, che essendo più vicina comporta noli più economici.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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