Chi vince e chi perde nel mondo narcotizzato dalle banche centrali (e chi può far saltare il giocattolo)
La “droga” delle banche centrali, somministrata per far ripartire l'economia, ha finora fatto bene soprattutto alle Borse. Con alcuni effetti collaterali indesiderati. Vediamo quali
di Enrico Marro
4. Il gioco delle banche centrali / Chi perde: il taxpayer

Fin qui i vincitori. Vediamo i perdenti. Secondo Picchioni, non c'è dubbio che il “taxpayer” sia il predestinato a perdere nella partita delle banche centrali: «abbassando i tassi di interesse e dichiarando un obiettivo più alto di inflazione, la banca centrale favorisce tutti gli indebitati, specialmente quelli cronici, il tutto alle spese del “taxpayer” che a parità di carico fiscale si vede ridotto il proprio potere d'acquisto». Senza contare che le classi media e bassa, già vittime della tendenza alla polarizzazione delle retribuzioni, sono state tagliate fuori dalla profittevole corsa delle Borse perché prive di ampie risorse finanziarie.
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