L’armatore Vincenzo Onorato sale al 100% di Cin. Si è conclusa a Milano, presso lo studio Gianni Origoni Grippo e Cappelli, la lunga vicenda che ha visto l’imprenditore napoletano impegnato nell’acquisto delle quote degli altri soci di Tirrenia, cioè il private equity Clessidra e i piccoli azionisti Luigi Negri e Francesco Izzo.

È stata finalizzata, con la consegna delle azioni, l’acquisizione da parte di Onorato delle quote detenute dal fondo guidato da Claudio Sposito, che è uscito dall’azionariato (cedendo non solo i titoli in Cin-Tirrenia ma anche quelli in Moby) con un incasso di circa 80 milioni di euro. I piccoli soci Negri e Izzo, a fronte della vendita delle loro azioni in Tirrenia, hanno invece incassato 20 milioni di euro.

A finanziare l’operazione è stato il fondo statunitense Och Ziff (affiancato dall’advisor Bluebell Partners), che fornirà l’intera somma, cioè 100 milioni di euro. Ora si attende che, dall’integrazione tra Tirrenia e Moby, si ottengano le sinergie industriali che possano portare il gruppo a crescere ulteriormente nei prossimi 12-18 mesi. Il gruppo avrà circa 800 milioni di fatturato complessivo (400 milioni circa a testa per Cin e per Moby) e 140 milioni di margine operativo lordo (70 milioni a testa).

L’obiettivo è, nell’arco di un anno, riuscire a rendere le due aziende più redditizie grazie alle sinergie: a quel punto per Cin-Moby si potrebbe aprire la strada della quotazione in Borsa oppure, in alternativa, l’emissione di un bond per rifinanziare il debito.

UniCredit ha svolto il ruolo di «sole advisor» del gruppo di Vincenzo Onorato. Per la prima volta Tirrenia sarà guidata da due sardi, Pietro Manunta e Massimo Mura, rispettivamente presidente ed amministratore delegato di Cin: una scelta motivata dalla grande rilevanza del traffico verso la Sardegna sia in termini di merci sia di passeggeri. Uscirà invece dall’azienda Ettore Morace, l’ex-Ad di Tirrenia, con una buonuscita di circa un milione e mezzo di euro.

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