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Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2015 alle ore 06:39.
Procede a colpi di record la raccolta per le principali società del risparmio gestito italiano, che sembrano risentire soltanto in parte delle turbolenze in atto sui mercati finanziari negli ultimi mesi. Ieri è stato il turno di Anima, Azimut e Mediolanum, che hanno pubblicato i dati relativi a giugno registrando tutte risultati rilevanti come già in precedenza era toccato a Banca Generali e Fineco.
Il gruppo Anima ha realizzato una raccolta netta positiva per circa 540 milioni di euro, portando il totale da inizio anno a oltre 4,5 miliardi. A fine giugno il totale delle masse gestite era di circa 63,1 miliardi, in aumento di circa il 18% rispetto a dodici mesi prima. Per Marco Carreri, a.d. di Anima Holding, «il dato di raccolta di giugno, già rilevante in sé, risulta ancora più positivo tenendo in considerazione il fisiologico rallentamento dovuto alle dinamiche di stagionalità della domanda di risparmio gestito, ma anche alla luce di uno scenario divenuto molto volatile e sicuramente più impegnativo negli ultimi due mesi».
Sempre a giugno Azimut ha registrato una raccolta netta positiva per 252 milioni di euro (315 milioni di risparmio gestito), portando così il totale da inizio anno oltre 3,9 miliardi. Il dato ha beneficiato del consolidamento di Pride, la seconda società di consulenza finanziaria in Australia che entra a far parte di Az Nga, al netto del quale il gruppo Azimut ha comunque conseguito nel mese di giugno una raccolta netta positiva per circa 130 milioni. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si è invece attestato a 35,2 miliardi.
«Questo - ha ricordato Pietro Giuliani, presidente e a.d. del Gruppo - è stato il miglior semestre della storia di Azimut, a cui hanno contribuito in modo sinergico tutte le linee di business. Continuiamo quindi a crescere in Italia in modo deciso e a registrare ottimi risultati, beneficiando anche della raccolta realizzata nei Paesi esteri a più alto tasso di sviluppo, che ad oggi rappresentano oltre 4 miliardi di euro dei nostri asset complessivi. I dati positivi del mese ci permettono, inoltre, di attutire l’uscita di un importante cliente istituzionale avvenuta in giugno».
Record storico di raccolta anche per Banca Mediolanum: 600 milioni in fondi comuni nel mese di giugno, un dato che porta a superare i 2,7 miliardi da inizio anno (rispettivamente 293 milioni a 2,2 miliardi per la raccolta totale). I dati secondo la metodologia Assogestioni (categoria «Fondi Aperti», che non include i fondi sottostanti le Unit-Linked) segnalano un incremento pari a 367 milioni per giugno e a 1,9 miliardi da inizio anno. «Sono molto orgoglioso del record di raccolta fondi realizzato questo mese - ha dichiarato Massimo Doris,a.d. di Banca Mediolanum - I nostri Family Banker continuano a trovare le risposte corrette alle esigenze espresse dai clienti».
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