Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2015 alle ore 06:38.

My24

milano

A2A tratta con i soci di minoranza di Edipower per salire dall’attuale 79,5% al 100% della ex genco Enel, rilevata nel 2012 ad esito della lunghissima trattativa con i francesi di Edf per il riassetto di Edison. Negli tre ultimi anni, da Edipower sono già usciti Iren e Dolomiti Energia (tra i protagonisti della compagine iniziale) e a breve potrebbe essere il turno della bolzanina Sel, unico socio industriale rimasto con l’8,54%, e dei finanziari Mediobanca (che detiene il 5,13% del capitale), Fondazione Crt (4,27%) e Banca popolare di Milano (2,56%).

L’obiettivo del gruppo guidato da Luca Valerio Camerano, che al momento già consolida debito e margine operativo lordo di Edipower, è agire sul fronte della semplificazione e della razionalizzazione di gruppo, due concetti chiave del nuovo business plan. Arrivare al 100% di Edipower permetterebbe infatti un’integrazione ancora più spinta con la ex genco Enel, che ad oggi controlla due grosse centrali idroelettriche (Udine e Mese) e cinque impianti termoelettrici (Brindisi, Chivasso, Piacenza, San Filippo del Mela e Sermide). La sfida, in particolare, se e quando verrà chiusa un'operazione ad oggi ancora soggetta a intense trattative (a giugno è stato siglato un term sheet non vincolante), sarà quella di integrare gli impianti a ciclo combinato di A2A con quelli di Edipower in modo da estrarre ulteriori sinergie e dar vita un soggetto che possa giocare da protagonista nel possibile riassetto di un settore, quello degli impianti a gas, oggi in forte sofferenza in tutta Europa e destinato a un inevitabile consolidamento.

Il possibile acquisto delle quote di minoranza, peraltro, era già previsto dai patti parasociali firmati con gli attuali azionisti di Edipower nel 2012. Essi, nello specifico, stabilivano che nel giro di un anno, si iniziasse a discutere di una possibile Ipo di Edipower piuttosto che di altre strade alternative per l'uscita dal capitale dei soci di minoranza. In sostanza, A2A non fa che anticipare una questione che avrebbe dovuto affrontare forzatamente tra poco più di un anno: non è un caso che nel bilancio allo scorso 30 giugno la multiutility abbia comunque iscritto tra le passività non correnti put option su azioni Edipower per circa 235 milioni di euro.

A questo punto, il tema resta come liquidare i soci di minoranza, un'operazione in cui, come è ovvio, A2A cercherà di minimizzare l'esborso di cassa. Sel, come anticipato da Radiocor, potrebbe ricevere alcuni impianti dell'Asta del Cellina, una dorsale del maxi impianto idroelettrico di Udine appartenente a Edipower. Per quanto riguarda Mediobanca, Fondazione Crt e Bpm la discussione è aperta: il conguaglio potrebbe essere in azioni o in cassa, ma è molto plausibile che alla fine si propenda per l'opzione cash.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi