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Questo articolo è stato pubblicato il 05 luglio 2013 alle ore 16:52.

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La crisi economica generale e i casi di contraffazione scoperti negli ultimi mesi non fermano la crescita dell'agricoltura biologica. Che anzi, mette in vetrina dati di ulteriore espansione per superfici investite e numero di operatori, ai quali si aggiunge un incremento della spesa da parte di consumatori sempre più interessati a cibi di qualità e a minore impatto ambientale.

De Girolamo: settore dinamico
La conferma arriva dai dati diffusi oggi dal Sinab (Sistema d'informazione nazionale sull'agricoltura biologica) che «fotografano» la situazione nel nostro Paese al 31 dicembre 2012. Per il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, si tratta di numeri che mostrano «un settore dinamico, che gode di una vivacità che ci fa ben sperare per il futuro di tutto il comparto». Il biologico, ha aggiunto il ministro, «rappresenta un settore in crescita, che punta sulla qualità e sulla scelta consapevole dei consumatori».

Sono oltre 49mila gli operatori biologici certificati
Gli operatori biologici certificati in Italia sono 49.709 con una maggioranza di produttori agricoli, ma con numeri interessanti anche di preparatori, imprese di commercializzazione e importatori, che completano la filiera delle produzioni biologiche. Rispetto ai dati riferiti allo scorso anno, quando erano 48.269, è stato registrato un aumento complessivo del numero di operatori di quasi il 3 per cento.
La superficie coltivata secondo il metodo biologico nel 2012 è risultata pari a 1.167.362 ettari, con un aumento complessivo, rispetto all'anno precedente, del 6,4 per cento. Anche sul fronte dei consumi i dati rilevati dal Panel famiglie Ismea/Gfk-Eurisko, nel primo quadrimestre 2013, dimostrano una spesa «bio» ancora in espansione con addirittura un incremento dell'8,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Clima di fiducia dei consumatori
«Sono numeri interessanti – ha spiegato il ministro – che dimostrano come il clima di fiducia da parte dei consumatori per questo tipo di produzioni sia sempre molto alto; numeri che oltre tutto ci consentono di mantenere la leadership di settore in Europa». Il dicastero, ha quindi aggiunto De Girolamo, «è fortemente impegnato per mantenere sempre molto alto il livello di controllo a garanzia del settore. Stiamo ottenendo grandi risultati grazie a una gestione informatizzata dei dati, che consente la massima trasparenza per tutti i soggetti impegnati nell'attività di controllo e vigilanza. E sul settore stiamo ponendo particolare attenzione anche attraverso l'Agenzia delle Dogane, per vigilare sull'ingresso dei prodotti biologici importati da paesi terzi».

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