Economia

Dossier Cassani, Hinault e l’Italia Mundial

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Dossier | N. 93 articoliIn bici sulle dighe

Cassani, Hinault e l’Italia Mundial

Anno 1982: l’Italia vinceva i mondiali di calcio, nelle sale cinematografiche sbarcava l’indimenticabile “ET l’extraterrestre” e… il Giro d’Italia faceva tappa a Camigliatello Silano: fu l’ultima volta che la corsa rosa lambiva il Lago di Cecita e la prima volta, sul podio, di un corridore noto sia per le gesta sul sellino sia per quelle da commentatore tv, un certo Davide Cassani. Il 25 maggio si correva l’11esima tappa del Giro da Palmi a Camigliatello Silano: 229 km non semplici visto anche l’attraverso delle asperità della Sila. Il 21enne Cassani, all’esordio al Giro e trascinato dall’entusiasmo, andò in fuga a 150 km dal traguardo per poi restare solo con Giovanni Renosto e il francese Bernard Becaas, che conquistò la tappa. L’attuale commissario tecnico della Nazionale di ciclismo arrivò terzo, stanco ma soprattutto felice: durante la lunga fuga, peraltro, Cassani era stato anche maglia rosa virtuale perché era arrivato addirittura ad avere un quarto d’ora di vantaggio sul leader Francesco Moser ma poi, via via, il plotone dei migliori aveva limato quasi tutto il margine. 

La volata del gruppo la vinse Giuseppe Saronni, che proprio quell’anno avrebbe conquistato il Mondiale con la celebre “fucilata di Goodwood”, vicino al celebre ippodromo britannico, mentre la maglia rosa restò sulle spalle di Francesco Moser. Ma nel 1982, come quasi sempre, Bernard Hinault era troppo forte per tutti: il fuoriclasse bretone vinse il giorno dopo in cima a Campitello Matese strappando il primato in classifica allo stesso Moser e trionfò anche a Montecampione e nella cronometro finale di Torino, che sancì definitivamente il suo dominio in rosa. Il trentino finì ottavo in classifica generale a quasi 12 minuti ma si sarebbe rifatto due anni dopo, quando in assenza di Hinault beffò un altro transalpino, Laurent Fignon, nella celebre cronometro di Verona, conquistando il primato e con esso il Giro d’Italia nell’ultima tappa. 

Per rivivere quel giorno...

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