Alta 125 metri, costruita con 688 tonnellatedi ferro (presente nel calcestruzzo) e con una capacità di invaso di 52 milioni di metri cubi. Bastano questi numeri per intuire dimensioni e portata della diga di Ponte Cola (in Valvestino) che alimenta a valle – direttamente sul Lago di Garda – l’impianto di Enel Green Power a Gargnano (Brescia) che a sua volta ha una potenza installata di 128 MW.
I lavori per la sua costruzione (posta a quota 503 metri di altitudine) iniziarono nel 1959 e l’impianto, progettato e realizzato dalla Società Elettrica Selt Valdarno, fu inaugurato dopo tre anni di cantiere. Sotto la superficie del lago di Valvestino, alla profondità di 73 metri rispetto al coronamento, inizia la galleria di derivazione, che porta l’acqua verso la centrale.
L’acqua stessa viene raccolta dalla diga attingendo al torrente Toscolano, all’impluvio, e al torrente San Michele che scorre in una valle attigua e viene “catturato” attraverso un’opera di presa e quindi con una galleria lunga 9 km.
Una volta nella diga, l’acqua raggiunge la centrale di Gargnano (realizzata in caverna) attraverso una galleria di derivazione e una condotta metallica, entrambe completamente realizzate all’interno della roccia, aventi uno sviluppo complessivo di oltre 5 km. L’acqua utilizzata viene restituita al lago di Garda e la centrale, essendo del tipo “di pompaggio”, può anche aspirare l’acqua del Garda e immetterla nuovamente nel lago di Valvestino.
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