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Dossier Una polenta speciale tra Garda e malga

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Dossier | N. 93 articoliIn bici sulle dighe

Una polenta speciale tra Garda e malga

La cucina che si gusta sulle rive o nelle valli che si affacciano sul Lago di Garda è per sua stessa natura un miscuglio di differenti tradizioni. Tre sono le regioni che si spartiscono le spiagge del bacino, Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia, ed altrettante dunque sono le tradizioni gastronomiche che influenzano i piatti tipici. Tra questi, ovviamente, la polenta è un elemento che accomuna le tre aree ma che sul Garda (e in particolare nella Valvestino) trova una sua connotazione specifica nella Polenta Cunsa grazie anche all’aggiunta delle aole, piccolo pesce di lago che nel caso specifico viene aggiunto salato ma spesso si mangia fritto o marinato.

La ricetta: Polenta cunsa
Ingredienti (4 persone)
:

Per la polenta: 300 grammi di farina di granturco integrale, 2 litri d’acqua, sale

Per il condimento: 200 grammi di formaggio Garda stagionato, 80 gr di formaggio locale piccante (Tombea), burro di malga, olio, aole salate

La preparazione è relativamente semplice e inizia cucinando una classica polenta. Si portano dunque a bollore, in un paiolo, circa 2 litri d’acqua a cui si è aggiunto un pizzico di sale, quindi si unisce a pioggia la farina e si mescola con un cucchiaio di legno per evitare grumi. Si continua così per almeno una trentina di minuti. Quindi a cottura quasi ultimata si aggiungono i due tipi di formaggio precedentemente tagliati a pezzettini, si lascia cuocere ancora per qualche minuto. Infine, a parte, si rosolano le aole con un po’ di burro. Una volta pronte si mescolano alla polenta con mezzo bicchiere di olio. 

 

La prelibatezza. Il fagiolo della Valvestino è originario dell’America Centrale e fu introdotto nella valle nel XVII secolo. Il particolare microclima ha permesso di selezionare naturalmente una varietà unica e peculiare (multicolore) che cresce solo nella zona e non è mai stata “mischiata” con altri tipi di fagiolo. Un legume particolare, insomma, dal sapore unico la cui coltivazione, negli ultimi tempi sta purtroppo scomparendo. 

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