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Dossier Valvestino, qui il tempo si è fermato

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Dossier | N. 93 articoliIn bici sulle dighe

Valvestino, qui il tempo si è fermato

Il nome Valvestino deriva dai monti Vesta e Stino, che chiudono e delimitano la valle ad occidente. Leggenda narra che i sette paesi di questa zona (Armo, Bollone, Cadria, Cima Rest, Magasa, Persone e Turano) -  appartenenti al Parco Naturale Regionale dell' Alto Garda Bresciano - siano stati fondati da sette fratelli i quali, non essendo i buoni rapporti, decisero di sparpagliarsi per la valle senza mai più vedersi. Fa eccezione Moerna, il paese posto più in alto, da dove il fratello più furbo poteva spiare gli altri senza essere visto da nessuno.

E se partendo da Gargnano il paesaggio è quello tipico del Garda (tipicamente mediterraneo con ulivi e cipressi), basta arrivare alla diga di Ponte Cola perché lo scenario cambi con il lago che, col suo colore azzurro intenso, si insinua tra le montagne come un fiordo. Nella parte Nord della Val Vestino si trova il borgo di Cima Rest, immerso in meravigliosi prati, sul cui sfondo giganteggia il Monte Tombea: qui si possono ammirare i tipici fienili con il tetto in paglia, la peculiarità più nota di questa zona, oggi trasformati in suggestive strutture ricettive. Senza dimenticare la ricca fauna con ungulati e uccelli rapaci (tra cui l’aquila) a volontà.

La valle si sviluppa lungo il torrente Toscolano ed i suoi affluenti, ed è considerato un territorio di straordinario valore naturalistico (sconosciuto ai più) che mette in collegamento il Lago di Garda con quello d’Idro e con la Val Sabbia: la meta perfetta per chi vuole allontanarsi dalle folle e immergersi in un ambiente rimasto incontaminato dal punto di vista naturalistico e in piccoli paesini dove il tempo sembra essersi fermato. I prati della Val Vestino oltre ad essere l’alimento per il bestiame al pascolo, offrono uno straordinario spettacolo cromatico che cambia con le fioriture delle diverse specie erbacee che li compongono. Salendo sulle vette, è possibile inoltre ammirare le piante rupicole simbolo di questa zona: le sassifraghe, nome che in latino significa “capace di spaccare la pietra”.

Qui non ci si passa, ci si arriva: è questo il motto che contraddistingue la Val Vestino e, al tempo stesso, è il suo segreto.

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