La Diga di Rochemolles è posta nell’omonima valle che sfocia a Bardonecchia, cittadina e comprensorio sciistico piemontese posta in una vasta conca a 1.312 metri di altitudine in cui convergono altre tre vallate (del Frejus, della Rho e di Melezet) con la Valle Stretta. Il tutto è contornato da un grande anfiteatro di cime delle Alpi Cozie con altezze più che rispettabili (molte superano i 3.000 metri, la più alta è l’Aiguille de Scolette con 3.505 metri). Una vera e propria oasi naturalistica: nei suoi boschi ci sono cinghiali, cervi, caprioli e volpi e, portandosi ad alte quote (cioè oltre i 2mila metri) ci si può imbattere in marmotte, aquile e addirittura nel gipeto, un enorme rapace tornato di recente in Italia. Inoltre, nel Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand e sul territorio di alcuni Comuni dell’Alta Valle Susa (vicini dunque a Bardonecchia), sarebbero stati avvistati anche alcuni lupi.
In realtà, il fiore all’occhiello di questa zona per gli appassionati di bici (in particolare mountain bike) o di moto è il Colle del Sommeiller, che con i suoi 2.993 metri – posti proprio sul confine tra Italia e Francia - è una delle strade carrozzabili più alte d’Europa dietro il Glacier de Mont-de-Lans (sempre in Francia) e il Pico de Veleta (Spagna). Per raggiungerlo bisogna salire altri 20 chilometri circa dopo Rochemolles (praticamente tutti sterrati, di cui solo fino al rifugio Scarfiotti percorribile in bici da corsa) con un dislivello di circa 1.400 metri: spettacolare è soprattutto l’ultimo tratto, che attraverso una serie di tornanti si arrampica verso la vetta mentre sul versante francese la strada diventa un sentiero. Piccola curiosità: la punta Sommeiller (a quota 3.333 metri) e l’omonimo colle prendono il nome dall’ingegnere italiano Germain Sommeiller, che guidò i lavori di costruzione del traforo ferroviario del Frejus.
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