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Dossier Sognando i 3mila del Sommeiller

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Dossier | N. 93 articoliIn bici sulle dighe

Sognando i 3mila del Sommeiller

È una salita che si divide sostanzialmente in due tronconi (vedi altimetria dettagliata) quella che dal centro di Bardonecchia porta alla diga di Rochemolles e poi, per i più intrepidi, ai 3mila metri del Sommeiller. I primi 6,5 chilometri si snodano all’ombra e sono abbastanza pedalabili; i 3,5 km finali, che iniziano proprio dall’abitato di Rochemolles, sono invece più complessi sia per il fondo sterrato (ma comunque ben tenuto) sia per la pendenza più elevata, attorno all’8,5%. In tutto sono 10 km di salita, per un dislivello di 692 metri e dunque una pendenza media di poco inferiore al 7%. Insomma, una salita rispettabile e da non sottovalutare specie per l’ultima parte, molto esposta, che può creare qualche problema nelle giornate più calde. Una volta giunta accanto alla diga il panorama vale la fatica: lo si costeggia ammirando le acque incontaminate di un colore che varia dal verde all’azzurro, incastonate in un panorama mozzafiato. L'altimetria della salita alla diga di Rochemolles, riportata in pagina, riassume una salita breve ma che obbliga a uno sforzo importante, anche per le condizioni del manto stradale.

Chi avesse ancora gambe, in ogni caso, può proseguire sulla strada sterrata verso i 2.993 metri del Colle de Sommeiller, ben consapevole che col passare dei chilometri le pendenze si impennano fino al 13%, il fondo peggiora (in tutto da Bardonecchia sono 26 km) e la strada è impercorribile con una “specialissima”.

Possibili itinerari: Bardonecchia e in generale la Val di Susa sono una palestra di allenamento perfetta per chi vuole pedalare in salita e conquistare vette che hanno scritto la storia del ciclismo. Dalla cittadina piemontese si può percorrere un anello, destinato a veri grimpeur, di 138 chilometri e oltre 3.300 metri di dislivello che prevede una lunga discesa verso Susa e poi, in sequenza, il mitico e durissimo Colle delle Finestre (con lo sterrato negli ultimi 8 km), il Sestriere, il Monginevro e il solitario Col de L’Echelle che riporta direttamente al punto di partenza. Un’altra ascesa, anch’essa molto impegnativa, che merita di essere percorsa è quella che, sempre da Bardonecchia, porta in cima allo Jafferau, arrivo del Giro d’Italia 2018.

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