La diga Enel Green Power di Ancipa, o più precisamente “Lago Sartori” (dal nome dell’ingegnere Sartori, direttore dei lavori durante la costruzione della diga stessa), è un invaso costruito a sbarramento del fiume Troina, ad uso idroelettrico, irriguo e previo trattamento delle acque, potabile. E’ il bacino più alto della Sicilia, a quota 944 metri sul livello del mare e durante i periodi di siccità rappresenta una dei maggior “serbatoi” per l'approvvigionamento idrico della Sicilia centrale, in particolare per 13 Comuni della provincia ennese compreso il capoluogo e per altre cittadine del nisseno e del catanese.
L’impianto, situato nella provincia di Enna, confina con i comuni di Cesarò, Troina e Cerami, nel bel mezzo del Parco dei Nebrodi, ha un’altezza massima di 111,5 metri e una capacità massima di invaso di 30 milioni di metri cubi. Inoltre, è strettamente legato alla storia dei Comuni limitrofi, i quali ebbero un’importante occasione di ridefinire la propria vocazione agricola e arretrata: circa 2mila contadini, abbandonarono le campagne per impegnarsi nella costruzione della diga che iniziò nel Dopoguerra e terminò nel 1953, inframmezzata purtroppo da un terribile incidente causato dalla presenza di gas infiammabile in cui rimasero uccise 13 persone.
La presenza del lago e dell’ambiente boschivo determinano oggi una perfetta simbiosi tra vegetazione e fauna ittica (costituita da lucci, carpe e persici reali). Tra il 2009 e il 2013, inoltre, sono stati effettuati dei lavori di ripristino sulla diga e sulla galleria che deriva l’acqua alla centrale idroelettrica di Troina, che fornisce energia pulita al sistema elettrico siciliano sfruttando i 420 metri di salto. Sono state così rimesse a nuovo le centrali Enel Green Power di Troina e Grottafumata, in cascata tra loro, le quali producono oltre 50 GWh di produzione di energia elettrica l’anno per 48 MW circa di capacità installata.
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