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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2010 alle ore 08:20.
ROMA - Entreranno immediatamente in vigore il tasso alcolemico zero per neopatentati e conducenti professionali, il giro di vite su chi produce, commercializza o trucca le minicar per farle andare oltre i 45 km/h. Subito operative anche l'impossibilità di salire a bordo di un ciclomotore o di una macchinetta se la patente è revocata, l'obbligo di uso delle lenti sulle due ruote, le cinture sulle minicar.
Fra le novità approvate ieri nel corso dell'esame degli emendamenti in sede legislativa in commissione Trasporti alla Camera, infatti, sono state indicate le norme che correggono il Codice della strada che dovranno essere subito operative, senza attendere i tempi della vacatio legis. Un lavoro certosino, risultato di un clima di collaborazione fra maggioranza e opposizione e della mediazione costruttiva del relatore e presidente della commissione Trasporti, Mario Valducci. Oggi il via libera al provvedimento che passerà in quarta lettura a Palazzo Madama. «Auspichiamo tutti un passaggio rapido al Senato – dice Carlo Monai (Idv) – per applicare le novità già nel periodo estivo».
Fra le correzioni di ieri, chi ha bassi redditi (fino a 10.628,16 euro) avrà la possibilità di rateizzare le multe superiori 200 euro (e non più 150 euro). Soppresso, poi, l'inciso del Ddl che faceva riferimento alla norma dichiarata incostituzionale dalla sentenza della Consulta 196/2010 del 4 giugno, che ha attribuito alla confisca la natura di sanzione accessoria e non di misura di sicurezza.
Gli ultraottantenni, poi, potranno avere il rinnovo della patente solo dopo una visita medica specialistica biennale. Fra i ritocchi aumenta a 68 anni l'età per condurre mezzi che trasportano persone o merci come autotreni o autoarticolati con massa inferiore a 20 tonnellate, a condizione di sottoporsi a visita specialistica annuale. Al Senato la norma era passata solo per i conduttori di bus, ma fino ai 70 anni.
I proventi da autovelox per limiti velocità (50% al comune e 50% all'ente proprietario) dovranno essere impiegati nella regione in cui è avvenuto l'accertamento. «É un ulteriore passo in avanti nella direzione del federalismo stradale», dice il leghista Alessandro Montagnoli. Un altro emendamento approvato precisa che i proventi delle multe devono essere usati per manutenzione, messa in sicurezza, impianti, attrezzature, segnaletica, barriere, comprese spese per il personale. Restano esclusi arredi e pertinenze. Saranno i prefetti, poi, a individuare i tratti stradali fuori dai centri abitati dove posizionare gli autovelox.