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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2010 alle ore 12:54.
Niente bisturi al seno per le minori di 18 anni e via libera ai registri nazionali e regionali delle protesi mammarie. Sono queste le due novità principali del disegno di legge sulla chirurgia estetica, approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, fortemente voluto dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, per evitare numerose operazioni nell'arco della vita, vista la durata mediamente decennale delle protesi, passerà ora al Parlamento, che dovrà dire la parola definitiva.
Le nuove norme vietano alle minorenni interventi "a fini estetici", in un'età, ha ricordato Martini, in cui il fisico non ha ancora completato lo sviluppo. Resta però la possibilità di correggere le malformazioni. In più, scattano precisi obblighi informativi per tutti i pazienti che si sottopongono agli interventi. Sodisfatto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che ha annunciato, anche, l'avvio di un tavolo tecnico sulla medicina stetica, con l'obiettivo, ha detto, «di regolarne tutti i vari campi».
Con l'arrivo invece dei registri nazionali e regionali delle protesi mammarie, ha proseguito Fazio, «vogliamo tutelare tutti coloro che si sottopongono a questo tipo di intervento chirurgico sia sotto il profilo della qualità dei materiali utilizzati che dell`appropriatezza degli atti medici». Il ministro della Salute si dichiarato convinto che l'intero provvedimento «consentirà di ridurre i rischi collegati agli interventi di protesi al seno». E grazie ai dati che saranno disponibili dai registri, ha aggiunto, «potremmo avere informazioni utili per predisporre linee guida sull`utilizzo delle tecniche diagnostiche più efficaci e sicure per le donne che hanno effettuato questo tipo di intervento».