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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2010 alle ore 08:04.
Da gennaio 2011 cedolare secca sugli affitti al 25% e sanzioni raddoppiate per chi non li dichiara al fisco. Non solo. La cedolare secca sarà una delle imposte devolute ai comuni come quelle di bollo, di registro, ipotecarie, catastali, l'Irpef relativa ai redditi fondiari, le imposte di registro e di bollo sui contratti di locazione, i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie. Una fiscalità immobiliare, stimata in circa 15 miliardi, che confluirà nel «Fondo sperimentale di riequilibrio» che dopo 5 anni lascerà il posto al Fondo perequativo previsto dal federalismo fiscale.
Ad arricchire il Fondo arriverà dal 2014 la nuova imposta municipale che si sdoppia in «municipale propria» e in «municipale secondaria facoltativa»: quella "propria" si applicherà dal 2014 agli immobili diversi dall'abitazione principale e al trasferimento di beni; quella "secondaria facoltativa" sarà frutto di consultazioni popolari indette dai sindaci e riguarderà principalmente i tributi e balzelli comunali oggi in vigore per l'occupazione di aree pubbliche o le affissioni, solo per fare alcuni esempi.
Sono queste le principali novità che il governo si appresta a varare con il quarto decreto attuativo del federalismo fiscale, quello sull'autonomia fiscale dei comuni. L'appuntamento è fissato con il Consiglio dei ministri di domani e concluderà, di fatto, la prima tornata del processo attuativo del federalismo fiscale. Dopo la pausa estiva la partita riprenderà con le regioni con i costi standard.
Intanto si lavora alla rifinitura del testo. Secondo le ultime ipotesi la cedolare secca sarebbe, dunque, pari al 25% anche perché sarà sostitutiva dell'Irpef, delle addizionali, nonché dell'imposta di bollo e di quella di registro dovute sui contratti di locazione. Inoltre sarà applicabile anche ai contratti per i quali non esiste obbligo di registrazione. Il passaggio alla cedolare scatterà il 1° gennaio 2011, salvo ripensamenti, e sarà l'agenzia delle Entrate a fissare le modalità di versamento dell'acconto, pari all'85% per l'anno d'imposta 2011 e al 90% a partire dal 2012, e del successivo saldo.
L'arrivo della cedolare sarà accompagnata da un forte giro di vite contro il sommerso: per chi non denuncerà al fisco i redditi da locazione, infatti, saranno raddoppiate le sanzioni fino a un massimo di 2.000 euro nei casi di omessa dichiarazione e fino al 400% della maggiore imposta nel caso di redditi dichiarati al fisco in misura inferiore. E non ci sarà nessuno sconto per i soggetti stanati dal fisco o dai comuni stessi: per loro non si applicheranno le sanzioni in misura ridotta previste nei casi di accertamento con adesione o di rinuncia all'impugnazione dell'accertamento.