Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 18 settembre 2010 alle ore 18:38.
Dopo 18 anni i commercialisti avranno la nuova tariffa professionale. Per professionisti e clienti significa aumenti, come riferimento, del 50% rispetto agli onorari del 1992. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha firmato il decreto con le nuove "quotazioni", di riferimento per quanto riguardai valori minimi, delle attività professionali. Secondo il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti Claudio Siciliotti si tratta di «un riferimento prezioso». Ecco tutto quello che c'è da sapere sugli aumenti
Gli interessati
La nuova tariffa professionale si applica per la definizione dei compensi spettanti ai professionisti iscritti nelle sezioni A e B dell'Albo (dottori commercialisti, ragionieri commercialisti, esperti contabili). Non c'è differenziazione fra i compensi spettanti agli iscritti nelle sezioni A e B.
Le spese dello studio
È stato reintrodotto il rimborso delle spese generali di studio (pari a un importo forfettario del 12,5%), già presente nelle tariffe precedenti e abolito dalla tariffa del 1994. Il rimborso delle spese generali di studio è limitato per ciascuna parcella a 2.500 euro.
Compensi
È fissato il principio della determinazione in misura: fissa dei rimborsi e delle indennità variabile degli onorari.
La determinazione dell'onorario
Per determinare l'onorario si deve far riferimento alla natura, alle caratteristiche, alla durata e al valore della pratica. Si deve inoltre tenere conto del risultato economico conseguito, nonché dei vantaggi anche non patrimoniali derivati al cliente.
L'emissione della parcella
La parcella, o l'avviso di parcella, può essere emessa a partire dal momento della conclusione della pratica. Quando l'incarico è di durata indeterminata o superiore a un anno, il professionista può presentare al cliente la parcella per il lavoro svolto alla fine di ogni trimestre.