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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2010 alle ore 10:16.
L'autunno dello scontento dell'avvocatura italiana scopre tinte meno crepuscolari. Ieri è stata approvata al Senato, ora passa alla Camera, la riforma della legge professionale. Un progetto che accoglie buona parte delle richieste delle organizzazioni forensi per una volta riunite intorno a soluzioni che si chiamano reintroduzione delle tariffe, riserva sulla consulenza, specializzazione, vigilanza serrata sul l'e sercizio della professione. E domani si apre a Genova un congresso nazionale che proverà a fare il punto delle numerose questioni aperte, dalla conciliazione obbligatoria al progressivo impoverimento.
Ma soprattutto dovrà fare i conti con un sentimento, uno di quelli più difficili da affrontare: quello della progressiva perdita di centralità di una categoria che molto ha contato per il paese e adesso prova ad arginare il declino e ripartire.
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