Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 04 gennaio 2011 alle ore 16:52.
Un milione e centomila dollari per 4 mesi di consulenza di restructuring sul fascicolo Lehman Brothers. È questa la cifra fatturata dallo studio legale americano Weil Gotshal & Manges alla Lehman Brothers Holdings per le oltre 73mila ore di lavoro svolte tra giugno e settembre 2010. Una cifra che si somma agli oltre 45 milioni di dollari già pagati da Lehman al panel di studi legali che assiste il gruppo dal 2008, tra cui oltre a Weil Gotshal figurano Jones Day, Alvarez & Marsal e Milbank Tweed Hadley & McCloy LLP.
Se l'M&A e il settore private equity languono, per i legali l'attività di restructuring non conosce crisi durante una crisi. Latham & Watkins ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio sui volumi di lavoro previsti per il 2011 e sull'approccio che devono avere i legali nei confronti dei clienti.
Ecco cosa pensano i circa 140 esperti di ristrutturazione intervistati. Un terzo prevede per il 2011 volumi di lavoro in linea con quelli dell'anno precedente, mentre il 40% si aspetta che il numero delle ristrutturazioni aumenterà sensibilmente nel 2011, in particolare a partire dalla seconda metà dell'anno. Dietro questo trend ci sono alcuni fattori di mercato tra cui la maturazione dei debiti contratti, la troppa leva finanziaria adottata e la scelta di strutture di capitale molto più complesse rispetto a quelle scelte in passato.
Queste valutazioni condotte a livello europeo sono confermate anche sul mercato italiano, dove Latham assiste le aziende attraverso un team di restructuring dedicato.
Secondo Riccardo Agostinelli, socio dello studio che ha recentemente assistito un pool di banche nell'operazione di ristrutturazione dell'indebitamento bancario del gruppo immobiliare Agorà 2000, la parola chiave è "debt management".
«Si tratta del monitoraggio del debito attraverso il controllo dei parametri finanziari, tra cui il rapporto tra debito e ebitda e tra il debito e il flusso di cassa», spiega l'avvocato, che aggiunge che negli ultimi 12 mesi ci sono comunque stati alcuni segnali di ripresa.