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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2011 alle ore 21:26.
Anche il fisco nel 2010 ha centrato la sua "tripletta": l'agenzia delle Entrate ha recuperato 17,1 miliardi di euro; l'Inps ha incassato per la prima volta 6,4 miliardi da evasione contributiva ed Equitalia, con i ruoli emessi da altri enti, ha portato nelle casse dello Stato ulteriori 1,9 miliardi. E se è la somma che fa il totale nel 2010 lo stato ha sottratto agli evasori 25 miliardi di euro (6,6, però, come conseguenza della dissuasione sulle compensazioni indebite).
I conguagli nel mirino dell'istituto
«Un dato incoraggiante che vale 1,6 punti di Pil - ha spiegato ieri a Roma il direttore delle Entrate, Attilio Befera - e che evidenzia un trend in continua crescita». Nel 2009 i miliardi recuperati erano stati 16,4 miliardi, mentre nel 2008 si era arrivati a 11,9 miliardi. Sempre secondo Befera due sono gli elementi da sottolineare e che potrebbero far ben sperare in un recupero strutturale nella lotta all'evasione: «i 25,4 miliardi di euro incassati sono stati raggiunti a parità di controlli. Il che va tradotto in una selettività dell'azione di contrasto e di analisi del rischio di evasione».
C'è poi il dato della compliance sull'evasione Iva, aumentata dell'11% e che «testimonierebbe - dice Befera - come il risultato dei 25 miliardi raggiunti vada nella giusta direzione e non sia al contrario - come è stato sottolineato - un'indice di crescita dell'evasione».
Nei 17,1 miliardi recuperati dalle Entrate, l'amministrazione include anche i frutti della stretta sulle compensazioni che hanno consentito di iscrivere nel bilancio della lotta all'evasione minori uscite per 6,6 miliardi. Nel 2008 i contribuenti Iva avevano compensato imposte per 27,4 miliardi, mentre nel 2009 si erano sfiorati i 30 miliardi complessivi: «Chiuso il bancomat» con la stretta sulle frodi, nel 2010 le compensazioni Iva e imposte dirette sono "crollate" a 21,7 miliardi di euro. Non solo. Dai 6,6 miliardi di euro sono già partite 20mila segnalazioni per compensazioni fraudolente.
Dei 10,5 miliardi (+15% rispetto al 2009) recuperati dai controlli formali, oltre 6 miliardi sono arrivati da incassi diretti: adesione, acquiescenza e conciliazione giudiziale.
Positivi, come ha sottolineato il direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, i risultati conseguiti con la riscossione da evasione che nel complesso sono stati pari a 8,9 miliardi di euro. Dal lavoro nero e dal recupero dell'evasione contributiva, ha ricordato il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, l'Istituto ha recuperato 6,4 miliardi di euro «che vuole dire poter erogare prestazioni con efficienza a chi ne ha diritto, e con la stessa efficienza recuperare risorse da chi non ha versato il dovuto». L'obiettivo 2011 è fissato a quota 7 miliardi.