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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 09:31.

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Sono 79,5 miliardi gli sconti Irpef che l'anno scorso hanno premiato dipendenti, pensionati, autonomi e imprese individuali. A dirlo sono le elaborazioni statistiche 2010 sui redditi Irpef dichiarati nel 2009, anticipate ieri dal Sole 24 Ore e rese note ufficialmente dal dipartimento delle Finanze. Dalle tabelle emerge che i contribuenti italiani si sono visti restituire dal fisco oneri deducibili per più di 21,5 miliardi di euro e detrazioni d'imposta per oltre 58 miliardi. È su questa galassia di agevolazioni e non solo che agirà la riforma del sistema tributario annunciata dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.

Mappa delle dichiarazioni 2010

Il comunicato delle Finanze conferma interamente l'affresco fornito su questo giornale: il 90% dei soggetti Irpef dichiara al fisco redditi fino a 35mila euro mentre solo lo 0,17% supera i 200mila euro. Un plotone che raggruppa ancora 71.989 "Paperoni" ma che risulta in calo del 7% rispetto all'anno precedente. La contrazione ha però riguardato l'intero gruppo dei contribuenti generalmente considerati "benestanti" e che si attestano nelle classi di reddito dai 70mila euro in su. Complessivamente la riduzione dell'intero gruppo si attesta su un -0,3 per cento.

La frenata ha riguardato anche gli oneri deducibili: quella media è stata pari a -2,3%, mentre la riduzione più elevata, pari al 3,75%, si è registrata sui contributi obbligatori, in virtù soprattutto della crisi economica e finanziaria che ha influito negativamente sull'occupazione. La deduzione media per contributi previdenziali e assistenziali è stata pari a 1.540 euro. Rispetto ai redditi 2008 il segno positivo si è registrato solo in Trentino Alto Adige, mentre in Abruzzo c'è stato il picco della contrazione (-5,33%) e a seguire il Veneto (-4,97%).

I dati sulle detrazioni d'imposta, invece, dimostrano come il lavoro di semplificazione e sfoltimento dei bonus sia sempre più necessario. Guardando ai valori medi delle detrazioni d'imposta concesse dal fisco, ad esempio, in vetta alla top ten delle detrazioni spicca, con 3.630 euro di riduzione dell'Irpef dovuta, il bonus per l'acquisto di mobili, televisori e frigoriferi di cui hanno beneficiato poco più di 700 contribuenti. Nella speciale classifica seguono, poi, i mutui agrari con una detrazione media di 2.410 euro e gli interessi sui prestiti per l'acquisto della prima casa dove lo sconto d'imposta (in media 1.750 euro) è stato utilizzato da 3,8 milioni di contribuenti.

Si tratta di un dedalo di agevolazioni su cui si sta concentrando il lavoro dei tavoli fiscali che porteranno alla riforma del sistema tributario. Proprio ieri si è riunito nuovamente il gruppo di lavoro presieduto da Vieri Ceriani chiamato a rielaborare la nuova mappa delle agevolazioni. L'elenco di quelle oggi previste dall'intero sistema tributario è salita a quasi 400 voci rispetto alle 242 iniziali dopo la nuova elaborazione prodotta dal dipartimento delle Finanze. Per conoscere le nuove quantificazioni, si dovrà attendere ancora la prossima riunione che non si terrà prima di aprile.

Dopo Pasqua partirà la seconda fase dei lavori del tavolo, durante la quale le agevolazioni saranno riclassificate secondo i nove codici. Nel primo, ad esempio dovranno rientrare tutte le misure contro le doppie imposizioni (detrazioni Irpef, assegni al coniuge, redditi tassati alla fonte) o la quarta con le misure finalizzate a interventi sul welfare o l'ottava che ricomprenderà le misure a rilevanza sociale.

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