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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2011 alle ore 13:11.
Telecomunicazioni, infrastrutture, energia e petrolio. Con un'economia in crescita nonostante la crisi finanziaria globale e un mercato che deve soddisfare una popolazione di oltre un miliardo di persone, l'Africa offre opportunità di investimento interessanti per i gruppi occidentali che puntano sullo sviluppo urbanistico e stradale, lo sfruttamento delle risorse minerarie e che cavalcano il boom delle telecomunicazioni mobili.
Tesoro nascosto per poca informazione
Gli studi legali d'affari seguono i clienti: negli ultimi mesi le firm anglosassoni hanno investito nel Continente nero rafforzando le alleanze con gli studi locali. «Le scarse informazioni fino a oggi disponibili sull'Africa, hanno nascosto ai più le opportunità che questo immenso mercato offre» spiega Eugenio Bettella, managing partner della sede di Padova dello studio tedesco Roedl. Aggiunge che le opportunità sono molte, ma altrettanto elevato è il rischio di incappare in partner poco affidabili o di vedere vanificato il proprio investimento per l'inosservanza di norme locali, formalità amministrative o usi e consuetudini locali considerati alla stregua di legge. Proprio i fronti sui cui sono chiamati a intervenire i legali.
A caccia dei nuovi ricchi: petrolio, tlc, fiori
Ogni Paese offre opportunità differenti. «Nigeria, Angola e recentemente Ghana hanno fatto passi da gigante grazie all'estrazione di petrolio, attirando l'attenzione degli operatori dell'oil & gas, poi quelli di infrastrutture e costruzioni, telecomunicazioni e dei servizi strategici sino ad arrivare agli operatori del lusso, con una numerosa schiera di "nuovi ricchi" che apprezzano brand di forte richiamo. Altri settori sono quello minerario in Mali e in Zimbabwe, Sudafrica, Ghana e Nigeria», continua Bettella, che negli ultimi mesi si è recato in Africa per studiare le nuove opportunità di lavoro. «Anche il turismo inizia a giocare un ruolo fondamentale, dal Mozambico alla Namibia ai atri paesi limitrofi, l'interesse dei governi locali è pari a quello degli investitori internazionali. La terra, è coltivabile e ricca di minerali e offre importanti opportunità, soprattutto per coltivare fiori e frutta tropicale i cui costi di realizzino e tempi di trasporto consentono vantaggi non indifferenti e rispetto alla concorrenza sudamericana».
I Paesi già monitorati
Gli studi internazionali hanno da tempo capito il potenziale del continente.«La Mauritania è critica per i deal locali perché presenta una legislazione particolare, in Zambia lavoriamo molto su progetti di privatizzazione, in Botswana puntiamo sul settore minerario e l'Algeria offre opportunità nell'Oil & Mininig» spiega Paul Bugingo, socio responsabile dell'attività africana dello studio inglese Delton Wilde Sapte, che ha una sede al Cairo e alleanze locali in 10 paesi. Per mettere il primo piede nella regione, Bugingo sceglierebbe invece la Nigeria o il Congo, «mercati con opportunità incredibili anche per il peso della popolazione». Nelle due giurisdizioni l'attività principale riguarda i progetti di partenariato pubblico privato (PPP), co-finanziati dai governi locali e da investitori privati che in molti casi sono organismi non governativi.
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