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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2012 alle ore 17:40.

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Oltre al ritorno dell'imposta, i proprietari di immobili che entro il 18 giugno sono chiamati a pagare l'acconto Imu sulla casa in cui abitano dovranno in molti casi fare i conti con un'altra novità: la "scelta" del box o della cantina da assimilare all'abitazione principale, per farla rientrare nel trattamento "agevolato".
Rispetto all'Ici, l'imposta municipale cambia le regole per le pertinenze, cioè le parti da collegare fiscalmente all'abitazione principale. La nozione diventa con l'Imu più rigida perché la regola (scritta all'articolo 13, comma 2 del Dl 201/2011) prevede che si possano considerare pertinenze solo quelle classificate nelle categorie catastali C/2 (magazzini e depositi), C/6 (box, scuderie e rimesse) C/7 (tettoie). Non solo: per ciascuna di queste categorie, ogni abitazione potrà portare con sé una sola pertinenza. Di qui, per chi ha per esempio due box o due cantine, l'esigenza di scegliere quale far rientrare nella geografia fiscale dell'abitazione principale e quale trattare come un secondo immobile.

La questione non è da poco, perché i nuovi moltiplicatori gonfiano la base imponibile anche per le pertinenze (si passa da 100 a 160, come per le abitazioni) e con essa anche i valori in gioco, soprattutto nelle città, dove i valori catastali sono più elevati. Un garage di 18 metri quadrati a Roma in una zona residenziale come il Salario o la Garbatella, per esempio, può aggiungere anche 72 euro al conto dell'abitazione principale, ma arriverebbe a farne pagare fino 192 se non considerato pertinenza. A Milano, dove le rendite di categoria C sono un po' più alte (a differenza di quanto accade per le abitazioni) lo stesso box fuori dalla cerchia dei bastioni vale 102 euro di Imu se considerato pertinenza e 270 in caso contrario. In generale, la differenza d'imposta fra l'unità pertinenziale è quella "scollegata" è del 90%, senza considerare che la prima rientra nel calcolo dell'abitazione principale e quindi beneficia in parte delle detrazioni a questa collegate. Le scelte dei sindaci, che in genere stanno concentrando gli aumenti sulle aliquote per gli immobili diversi dall'abitazione principale, aumentano ulteriormente la forbice fra unità pertinenziali e non.

I fattori da considerare nella scelta sono due. Il primo è la metratura, dal momento che per individuare la rendita catastale negli immobili di categoria C occorre moltiplicare la tariffa d'estimo per i metri quadrati per cui, a differenza di quanto accade nelle abitazioni, la base imponibile è sempre direttamente proporzionale all'ampiezza. L'altro elemento è la classe catastale, che dovrebbe indicare il livello di "pregio" dell'unità immobiliare (un box C/6 di classe 6, per esempio, ha una base più che doppia rispetto a uno di classe 2); se le unità su cui effettuare la scelta sono nello stesso immobile, però, la classe di riferimento dovrebbe essere la stessa. Oltre che sul pagamento, la scelta ha conseguenze anche sul versamento con F24. La pertinenza, infatti, va considerata insieme all'abitazione principale, e la somma dell'Imu sui due immobili va indicata con il codice tributo 3912. L'unità non pertinenziale, invece, va insieme agli eventuali altri immobili, e la sua imposta deve essere divisa a metà fra lo Stato (codice tributo 3919) e il Comune (codice 3918).

gianni.trovati@ilsole24ore.com

GARAGE
Rimesse e autorimesse sono la classica unità pertinenziale all'abitazione principale (categoria catastale C/6). Per essere considerate pertinenze, non è indispensabile che si trovino nello stesso immobile in cui è collocata l'abitazione principale del contribuente La geografia fiscale della casa

TETTOIE
Tra le pertinenze dell'abitazione principale possono rientrare anche le tettoie, chiuse o aperte (categoria catastale C/7). Anche in questo caso, la rendita catastale è rappresentata dalla tariffa d'estimo moltiplicata per il numero di metri quadrati dell'unità

CANTINE
Se l'abitazione principale ha due cantine, solo una può essere considerata pertinenza e dunque fruire dell'aliquota più leggera ed entrare nel calcolo della detrazione. La scelta deve ricadere sull'unità con la metratura più ampia, perché questa determina la base imponibile più elevata

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TAG: Fisco

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