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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2013 alle ore 15:50.

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Nella bozza l'aumento dell'Iva slitta a gennaio, copertura con aumento benzina e acconti Ires e Irap - Ecco come le accise peseranno sulle famiglie

Aumento dal 1° ottobre di 2 centesimi della benzina. E incremento da 101 a 103 degli acconti Ires e Irap di novembre sulle società di capitali. Un doppio intervento da oltre 1 miliardo per prolungare a fine anno la sterilizzazione dell'aliquota Iva del 21%, che salirebbe al 22% dal 1° gennaio 2014, anche per i tabacchi per i quali però viene prevista una compensazione con una corrispondente riduzione dell'accisa. Sono questi i pilastri su cui poggia il decreto preparato dal ministero dell'Economia da sottoporre alla prossima riunione del Consiglio dei ministri, convocato per le 19,30 di oggi dopo l'incontro tra il premier Enrico Letta e il Capo dello Stato. Riunione nella quale si starebbe discutendo sul fatto di fermare l'attività di governo fino alla fiducia, cioé alla prossima settimana. In questo caso si andrebbe inevitabilmente verso l'aumento dell'Iva già fissato al prossimo primo ottobre.

Il provvedimento prevede anche un ulteriore rifinanziamento della Cig per gli ultimi mesi dell'anno per 330 milioni e delle missioni internazionali di pace per oltre 265 milioni. E soprattutto apre la strada alla manutenzione contabile da 1,5-1,6 miliardi per rientrare sotto il tetto del 3% del rapporto deficit-Pil. Un'operazione, quest'ultima, da realizzare con tagli semi-lineari alla spesa per non meno di 400 milioni e l'accelerazione delle procedure di dismissione di una prima fetta di immobili dello Stato per non meno di 1 miliardo.

Arrivano anche 35 milioni per la social card, 190 milioni per l'istituzione del Fondo per fronteggiare l'emergenza emigrazione e 20 milioni per l'accoglienza di minori stranieri non accompagnati.

Ricco anche il pacchetto sugli enti locali, che si apre con l'integrazione di 120 milioni per la dotazione del fondo di solidarietà comunale 2013 così da assicurare ai sindaci il gettito Imu. Tra le misure anche nuovi interventi sul versante dei pagamenti dei debiti della Pa con particolare attenzione ai debiti fuori bilancio e al monitoraggio su pagamenti degli enti locali effettuati con la liquidità trasferita dalle Regioni.

Il governo inoltre potrebbe fornire nuove garanzie dello Stato su operazioni finanziarie che hanno come oggetto strumenti derivati. In sostanza si punta a ricorrere alla prestazione di garanzia attraverso il cosiddetto "collateral" bilaterale, così da adeguare la gestione del portafoglio di strumenti derivati ai nuovi regolamenti del settore finanziario. Si punta così a favorire un collocamento dei titoli di Stato più agevole e economico alleggerendo l'esposizione creditizia delle controparti bancarie.
La bozza contiene anche un intervento ad hoc sui collegi sindacali delle società partecipate: non costuisce causa di ineleggibilità e decadenza l'esistenza di un rapporto di lavoro dipendente con l'amministrazione titolare della partecipazione societaria.

Si apre una nuova strada per la definizione agevolata delle controversie contabili che vedono contrapposte soprattutto i concessionari delle new slot e la Corte dei conti. Con il nuovo decreto viene prevista la possibilità di chiudere i conti pagando il 20% della sanzione applicata dai giudici contabili con un versamento entro il 10 ottobre a un conto infruttifero del Tesoro. Resta comunque aperta la possibilità di accedere alla definizione agevolata prevista dal decreto Imu-Cig, ovvero aderire entro il 15 ottobre e versare il 25% della sanzione entro il 15 novembre. Ai contribuenti coinvolti, che ovviamente non sono solo i concessionari dei giochi ma tutti i dipendenti e amministratori pubblici condannati in primo grado per danno erariale, viene dunque offerta una doppia possibilità di chiusura agevolata della lite.

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