Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2010 alle ore 16:25.
Sulle dichiarazioni che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, terrà in Parlamento alla fine di settembre «ci deve essere un voto». A dirlo è il presidente della Camera Gianfranco Fini. Il cofondatore del Pdl ha parlato a margine della riunione del G8 dei presidenti delle Camere a Ottawa. «Non ha senso fare il discorso senza un voto. Se no - spiega, conversando con i cronisti - il presidente del Consiglio che cosa cerca a fare il sostegno di 316 deputati?».
«Che il governo abbia il diritto e il dovere di governare lo dico da giorni», afferma poi il
presidente della Camera. E a chi gli chiede se non ritenga che l'orizzonte delle elezioni anticipate in marzo si stia allontanando Fini risponde: «In Italia l'orizzonte è sempre molto
ristretto...».
Sulla legge elettorale, aggiunge poi Fini, «prendemmo atto che era la richiesta tassativa avanzata dall'Udc. E nella logica dell'alleanza...», ricostruendo così con i cronisti la "genesi" dell'attuale legge elettorale a liste bloccate.
Questa mattina il premier Silvio Berlusconi, nel corso di un collegamento telefonico alla Scuola di formazione del Pdl a Gubbio, ha detto: «Non faremo mai rimanere l'Italia sospesa tra le elezioni anticipate e l'ipotesi di un governicchio tecnico». Ieri invece in Russia aveva detto che Fini vuole farsi «la sua aziendina».
Bossi: il Quirinale e Berlusconi non vogliono il voto, Fini è meglio di Casini