Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2010 alle ore 10:58.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Obiettivo del provvedimento aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre, al tempo stesso, gli oneri relativi in bolletta a carico dei consumatori. Il decreto ora sarà trasmesso alle commissioni parlamentari e alla Conferenza unificata, per poi tornare al Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva. Lo schema di decreto traduce in misure concrete le strategie delineate nel Piano di azione nazionale (Pan) inviato a luglio alla Commissione Europea, per il conseguimento della quota del 17% di fonti energetiche rinnovabili su consumi energetici nazionali. Il decreto provvede alla razionalizzazione e all'adeguamento del sistema di incentivi per produrre e utilizzare l' energia rinnovabile, per la produzione di energia elettrica e termica; all'individuazione di misure volte all'incremento dell'efficienza energetica nei vari settori di utilizzo dell'energia; alla semplificazione delle procedure autorizzative; allo sviluppo delle infrastrutture di rete necessarie per il pieno sfruttamento delle fonti rinnovabili.
Tra gli aspetti più rilevanti del decreto c'è la riforma della disciplina dei regimi di sostegno, vale a dire dei sistemi incentivanti. Entrerà in vigore dal 1° gennaio 2013, dopo un congruo periodo di transizione, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il sistema prevede per gli impianti di piccola taglia (fino a 5 MW) un meccanismo a tariffa fissa e per quelli di taglia maggiore un meccanismo di aste competitive. La ripartizione sulla base delle taglie degli impianti, spiega il ministero dello Sviluppo economico, risponde alla duplice esigenza di dare maggiori certezze ai piccoli investitori e di stimolare, nel contempo, comportamenti più efficienti tra i più grandi. Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha sottolineato che con il provvedimento «fissiamo definitivamente il nostro programma nazionale per un impiego efficiente e sostenibile delle fonti rinnovabili». L'obiettivo è quello di «accompagnare lo sviluppo delle tecnologie a favore di un mix produttivo più ecosostenibile, a costi sicuramente più competitivi».