Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2010 alle ore 16:04.
È stato al vertice dello Stato per due soli anni. Fino a quando, per via della sua malattia, non fu istituita la supplenza dell'allora presidente del Senato, Cesare Merzagora. Ma il discorso che Antonio Segni consegnò «alla grande famiglia del popolo italiano» il 31 dicembre 1963 ripercorre con passaggi assai intensi i tragici avvenimenti di quell'anno. «La morte di sua Santità Giovanni XXIII, prima, e quella del presidente Kennedy, dopo, hanno commosso tutto il mondo». Due grandi fiamme, secondo Segni, «che avevano illuminato a tutti la difficile via verso la pace nella libertà e nella giustizia». Nel suo messaggio il presidente ricorda poi l'accordo per la messa al bando degli esperimenti nucleari e chiude con un pensiero alle vittime e ai superstiti della tragedia del Vajont. Con l'impegno «a non tralasciare gli sforzi per aiutarli a ricostruire la loro vita».
1963 / Audio del messaggio di fine anno agli Italiani del presidente Segni
I DISCORSI DEI PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA
Luigi Einaudi;
Giovanni Gronchi;
Antonio Segni;
Giuseppe Saragat;
Giovanni Leone;
Sandro Pertini;
Francesco Cossiga;
Oscar Luigi Scalfaro;
Carlo Azeglio Ciampi;
Giorgio Napolitano.