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Questo articolo è stato pubblicato il 03 marzo 2011 alle ore 10:49.

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Approvato il Dlgs sulle energie rinnovabili. Da giugno nuovi parametri per gli incentiviApprovato il Dlgs sulle energie rinnovabili. Da giugno nuovi parametri per gli incentivi

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legislativo sulle energie rinnovabili. Il decreto legislativo, che recepisce la direttiva Ue n. 2009/28, prevede che un successivo decreto, che sarà emanato a giugno, di concerto tra il ministro dello Sviluppo economico e il ministro dell'Ambiente, fissi nuovi parametri degli incentivi e una revisione delle quote delle varie fonti rinnovabili per giungere agli obiettivi comunitari. Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, «il governo intende dare impulso alla filiera produttiva dell'energia da fonti rinnovabili contrastando le speculazioni finanziarie che gravano inutilmente sulle bollette degli italiani».

Leggi il testo del decreto rinnovabili

Sugli incentivi alle rinnovabili va in scena il solito pasticcio all'italiana (di Federico Rendina)

L'attuale regime sarà in vigore fino a maggio
L'attuale regime di incentivi al fotovoltaico, dunque, resterà in vigore fino a fine maggio mentre da giugno partirà un nuovo regime di aiuti. Nel decreto sulle rinnovabili approvato dal Consiglio dei ministri si legge, infatti, che le disposizioni attualmente in vigore «si applicano alla produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici per i quali l'allacciamento alla rete elettrica abbia luogo entro il 31 maggio 2011». Per il nuovo periodo dovrà essere determinata la previsione della produzione di rinnovabili e l'entità degli incentivi sulla base del mercato. Si andrà, dunque, nella direzione di una progressiva riduzione degli incentivi. Novità dell'ultima ora anche sugli incentivi agli impianti nei terreni agricoli.

Un testo diviso in 43 articoli
Nel nuovo testo, fra le altre, scompare il tetto degli 8.000 Mw agli aiuti al fotovoltaico. Il decreto legislativo sulle rinnovabili è costituito da 43 articoli, divisi in nove titoli, e di quattro allegati tecnici. Nei giorni scorsi l'Authority per l'energia aveva chiesto misure anti-speculazione per le energie rinnovabili e con una segnalazione al Governo e al Parlamento aveva chiesto alcuni «correttivi» allo schema sui sussidi. La motivazione è che il costo totale per incentivare le sole rinnovabili vere, "assimilate" escluse, è passato salito vertiginosamente dai 2,5 miliardi di euro 2009, ai 3,4 miliardi 2010 fino a oltrepassare quest'anno i 4 miliardi.

Per Confindustria le rinnovabili sono una opportunità di crescita
Confindustria è soddisfatta per la posizione di equilibrio raggiunta oggi dal Consiglio dei Ministri sul decreto. «Le rinnovabili sono un'opportunità di crescita importante per il paese, anche in vista del raggiungimento degli obiettivi del pacchetto clima europeo, ma è necessario evitare inefficienze e distorsioni del mercato. Il ministro dello Sviluppo economico ha adottato il giusto approccio per razionalizzare il sistema di incentivazione, garantendo sia il contenimento dei costi al 2020 sia la certezza del quadro normativo, indispensabile per programmare gli investimenti». Per viale dell'Astronomia il provvedimento «pone le basi per uno sviluppo razionale della green economy italiana nel comparto delle rinnovabili. La razionalizzazione, inoltre, avrà una ricaduta positiva sul costo dell'energia, fattore determinante per un paese ad alta vocazione manifatturiera».

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