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Questo articolo è stato pubblicato il 03 marzo 2011 alle ore 10:49.

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Approvato il Dlgs sulle energie rinnovabili. Da giugno nuovi parametri per gli incentiviApprovato il Dlgs sulle energie rinnovabili. Da giugno nuovi parametri per gli incentivi

Positivo il giudizio della Confederazione italiana agricoltori
La Confederazione italiana agricoltori promuove il decreto, ma chiede di coinvolgere il mondo agricolo nella predisposizione dei numerosi decreti attuativi che definiranno nel concreto le scelte operative e i livelli degli incentivi. Quattro gli elementi innovativi che, secondo la Cia, interessano il settore primario: le regole per lo sviluppo e il sostegno al biogas e al biometano; le modalità per incentivare la crescita dell'energia termica prodotta dagli impianti alimentati a biomasse; gli indirizzi per la crescita dei biocarburanti; i futuri limiti per gli impianti fotovoltaici realizzati nelle aree agricole.

Aper, sprecata una occasione per sostenere realmente il settore
Aper, l'associazione produttori energia da fonti rinnovabili vede più ombre che luci nel nuovo decreto sulle rinnovabili varato da Palazzo Chigi. «Sebbene il nuovo decreto rinnovabili, appena licenziato dal Governo, abbia recepito parte delle istanze avanzate dai produttori, l'impressione generale è che le grandi aspettative che gli operatori del settore vi avevano riposto siano state disattese ancora una volta». In particolare l'associazione boccia il metodo utilizzato: «per i principali punti chiave del "sistema rinnovabili" – in primis la definizione del valore degli incentivi - si rimanda infatti a future disposizioni attuative, introducendo così non una norma, non stabilità e chiarezza, bensì ulteriori elementi di incertezza». In particolare l'associazione ritiene «pericoloso» l' effetto retroattivo del decreto, «particolarmente drammatico nel caso del fotovoltaico, va a bloccare non solo i progetti futuri, ma anche quelli già avviati e finanziati, mettendo a rischio fallimento aziende fino a ieri stabili e in crescita».

Per Assosolare si compromettono gli investimenti in corso
Per Assosolare il decreto , limitando l'applicazione del regime di incentivi agli impianti connessi entro fine maggio e prevedendo poi un cambio da giugno, è per tutto il settore un risultato persino peggiore di quello ventilato negli ultimi giorni. «Tenere gli incentivi del Conto Energia solo fino al 31 maggio senza un periodo "cuscinetto" compromette da subito gli investimenti in corso, perchè determina il congelamento immediato dei finanziamenti bancari, di fatto fermando i cantieri degli impianti in costruzione». Il decreto crea inoltre «un vuoto normativo che sta già portando a una totale paralisi del settore, facendo peraltro perdere credibilità all'Italia nei confronti delle aziende che da tutto il mondo stavano investendo, e compromettendo decine di migliaia di posti di lavoro». Assosolare sta anche valutando eventuali azioni sul fronte della costituzionalità del provvedimento per violazione dei principi, criteri e termini dettati dalla legge delega

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